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Modifica per indicazione livello carburante e spia riserva 1000 DS

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2017 14:53
20/06/2009 13:00
 
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Terza e ultima (forse) parte
Eccomi qui:

Prima di tutto voglio rassicurare gli scettici che il lavoro è di una semplicità estrema, è sufficiente saper fare un paio di saldature a stagno (al limite chiedete ad un amico/amica).

Guardate che, anche se non sembra, io non sono affatto un chiacchierone infatti la mia prolissità nel descrivere i passaggi è dettata solo dall’esigenza di essere il più chiaro possibile.
In questo modo sembra che quello che vi propongo sia un lavoro titanico ma vedrete che non è così!

Poiché prima di collegare qualsiasi cosa alla moto l’avremo collaudata, non rischierete di rompere niente sulla moto, basta fare le cose con calma.

È molto più pericoloso spurgare l’olio dei freni senza essere sicuri di quello che si fa!

E, se proprio non vi fidate, venite da me!

Siamo pronti? Mettete in conto che la moto resterà ferma per almeno 3 giorni.
Quindi non fate il lavoro se il fine settimana è previsto bel tempo!

Poi è importante che, prima di fare passaggi irreversibili (come ad esempio saldare le resistenze o colare la resina sui contatti, se avete dei dubbi mi chiediate, io cercherò di darvi qualche dritta.

Per prima cosa è necessario procurarsi un sensore di livello di piccole dimensioni ma di buona qualità, io ne ho acquistato uno dalla “RS Components” che vende direttamente al pubblico a Vimodrone MI in via Walter Tobagi 19 oppure su internet al sito

it.rs-online.com/web/search/searchBrowseAction.html?method=getProduct&R...

(Codice prodotto 3957044).
Tale sensore è del tipo “reed” ovvero ha i contatti elettrici isolati in un’ampolla di vetro e comandati da un magnete che si trova nel galleggiante, in questo modo, pur essendo immerso nella benzina, è garantita la sicurezza.
Ho trovato, presso un ricambista moto, anche dei sensori a galleggiante (mi sembra per i motorini Peugeot) che, pur svolgendo la stessa funzione, hanno i contatti a bagno nella benzina (?!?) quindi è probabile che si tratti di una cosa normale ed ammissibile ma, sapete com’è, non mi sono fidato! (di un Peugeot bruciato in mezzo alla strada non si accorge nessuno, di una Multi invece…)

Presso un negozio di articoli in plastica ho acquistato un contenitore il polietilene (PE) che servirà da camera di calma; anzi poi ne ho acquistati altri per modifiche/prove varie.
Cercate di prenderlo il più piccolo possibile compatibilmente con la necessità di creare una buona camera di calma e, nello stesso tempo, non impedire l’escursione del galleggiante.
Questo perché così non avrete difficoltà per trovare un alloggiamento nel serbatoio, che nella zona del gruppo pompa è piuttosto angusto.
3.002

Acquistate le resistenze (è necessario metterne 2 o 3 in serie) è indispensabile controllare che il valore ottenuto sia quello esatto per impedire l’accensione della spia della riserva che abbiamo calcolato con Excel.
Vi consiglio di prenderne almeno 3 da 1 Mohm e almeno due per ogni valore che, sommato al megaohm, vi dia il valore della resistenza che vi serve.
Questo perché ogni resistenza ha una tolleranza che vi permetterà, con un oculato accoppiamento, di ottenere il valore più vicino a quello ricercato (tanto tutte assieme costano meno del consumo delle suole per andare al negozio!).
Fatevi dare anche un pezzetto di guaina termorestingente per proteggere le resistenze.
Per fare le prove servono anche un paio di metri di cavetto telefonico, quello col filo conduttore rigido; vi facilita di molto il lavoro perché, una volta spellato, può essere infilato nei contatti sottosella a mo’ di spinotto.
3.005

I perfezionisti potranno acquistare (o farsi regalare) da un elettrauto un gruppo maschio/femmina per contatti “Faston”
Ma dovete portarvi dietro la sonda livello originale per fargli vedere la forma dello spinotto completo.

Un po’ di fibra di vetro con la relativa resina (per ora basta la resina).

Tenete a disposizione una scatola di guanti in lattice (toccare benzine e resine non è salutare!).

Oltre alle solite chiavi a brugola e inglesi è vivamente consigliata la dinamometrica almeno per serrare il gruppo pompa e il sensore.

Serve un saldatore a stagno (se non lo avete compratelo con potenza attorno ai 25-30 W)

Un multimetro (quello giallo che vedete in foto l’ho preso a 15 euro alla GBC e funziona benissimo)

Daiii che si comincia!!

Prima di tutto svuotiamo il serbatoio.
E togliamo il coperchio di protezione al gruppo pompa.
(E’ possibile toglierlo da sotto la sella, anche a serbatoio fissato).

Siccome sappiamo che la sonda non raggiunge il fondo del serbatoio non è necessario per ora smontarlo dalla moto, lo si può svuotare con una cannetta di gomma infilata nel tappo (io ho anche sollevato l’anteriore della moto per spingere la benzina rimasta nella parte posteriore del serbatoio ma ho visto che non era necessario).

Una volta scelte le resistenze e messe in serie le colleghiamo provvisoriamente con due cavetti (quelli rigidi del telefono) in parallelo alla presa che esce dal gruppo pompa in corrispondenza dei fili sottili.
3.019

In parallelo si intende che la spina deve essere ricollegata (richiusa) lasciandone fuoriuscire i cavetti telefonici (vedi qui sotto).

3.020
Accendiamo il quadro e controlliamo che la spia della riserva rimanga spenta e che vi siano indicate solo 2 tacche sul cruscotto.
3.025
Se così è, siamo già a meta dell’opera e di lavori elettrici diretti sulla moto non ce ne sono più (visto che è più facile di quanto pensavi?).

Intervallo:
so che alcuni di voi vorrebbero limitarsi a spegnere la spia della riserva, bene senza fare tutto il lavoro può rendere definitiva solo questa modifica!
E’ anche possibile modificare la lettura del livello della sonda sempre senza fare accendere la spia usando resistenze con valori più bassi di 1 Mohm, ad esempio di 900 Kohm.
Al limite sostituite la resistenza con una da 800 Kohm in serie ad un trimmer (o potenziometro) da 200 Kohm così potete regolare “in diretta” e a moto accesa il funzionamento del cruscotto.
Questo passaggio io però non l’ho provato ma se volete farlo non rischiate niente.

Ora procediamo nella costruzione del sensore.

Fate con calma che tanto non vi corre dietro nessuno e il lavoro verrà bellissimo.

3.030
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Foriamo superiormente e inferiormente il barattolo (il foro inferiore, meglio se uno solo, deve essere molto più piccolo) in modo che possa svuotarsi, della benzina introdotta per prova, un circa un minuto (ricordatevi della camera di calma).

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Fissiamo la sonda al contro tappo

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Se volete possiamo controllare il funzionamento per sicurezza

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Tagliamo con attenzione il cavo della sonda (meglio lasciarlo un po’ più lungo ed eventualmente accorciarlo in seguito) e colleghiamo subito all’interno del contro tappo le due resistenze, proteggiamone almeno una con la guaina termorestingente e colleghiamo i cavi che usciranno dal sistema.

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3.044

Foriamo lateralmente sulla circonferenza (restando bassi sulla filettatura) per far fuoriuscire i fili elettrici.
Evitate di forare il tappo, potreste avere difficoltà a piazzare la sonda nel serbatoio.

È necessario fissare uno o due piccoli bulloni al coperchio, serviranno per fissare il sistema nel serbatoio.

Riempiamo in parte il sottotappo di resina per fibra di vetro per un primo fissaggio dei componenti.
A causa del passaggio dei cavi della sonda il bordo del tappo andrà tagliato un poco.
Quando siamo sicuri che tutto va bene, riempiamo definitivamente di resina e premiamo con calma il tappo (non si potrà più avvitare) così da sigillare il tutto.

3.050
3.051

Controlliamo il sistema con il multimetro e, se tutto va bene, finalmente il gruppo galleggiante è terminato (ricordate che le resistenze alzano di molto gli Ohm, quindi occhio a non toccare i contatti con le mani).

Dopo aver atteso il consolidamento della resina possiamo attaccare il barattolo al gruppo pompa con una piastrina metallica.
Effettuando un nuovo foro sull’aletta di supporto del filtro si può fissare il tutto più saldamente.
L’altezza sul gruppo determina chiaramente la quantità di benzina a disposizione per la riserva, comunque la posizione indicata in foto è l’unica possibile perché altrimenti diventerebbe impossibile far passare tutto il complesso assemblato attraverso il foro del serbatoio.
Da notare che il barattolo è un po’ inclinato perché la pompa, a sua volta, lo è nel serbatoio.

3.060

Saldiamo i fili in parallelo nella presa originale o meglio, se abbiamo un connettore maschio ed uno femmina compatibili (quelli dell’elettrauto) possiamo interporre il circuito senza modificare quello originale in alcun modo.

Già così il sistema funziona bene ma, a causa delle sue dimensioni, la sistemazione del barattolo rimane un po’ forzata pertanto ho avuto paura di sollecitare troppo in supporto della pompa che è di plastica (Quindi se il sistema da voi costruito sarà più piccolo del mio, potete tranquillamente lasciarlo così).
Altrimenti passerete alla quarta fase che vi descriverò prossimamente.

Comunque ho qualche altra foto che riguarda passaggi non descritti, se servono posso inserirle per dare altre informazioni, ma fatemi domande precise.

Aggiungo solo che la spesa più importante è quella del sensore (40,40 €), i barattoli costano meno di 1 € l’uno, mentre le squadrette metalliche e la fibra di vetro le avevo già in casa…

Buon lavoro…
[Modificato da Vikingo. 20/06/2009 13:03]
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