00 08/04/2011 19:20
Ave popolo.

Dalle mie parti si avvicina il periodo della fiera o, meglio, Agrifiera (vedi qui).

Per cui, tra poco (per dire la verità è già un po' che si trovano), in zona si potranno gustare di nuovo le torte co' bischeri.
La torta co’ bischeri (“co’”, non “coi” o “con i”) è un dolce tipico della zona di Pontasserchio e Vecchiano, due paeselli divisi dal fiume Serchio, entrambi in provincia di Pisa.
Da non confondere assolutamente con la “torta co’ becchi” di origine lucchese, questo tipico dolce pisano viene prodotto in un preciso periodo dell’anno, ovvero durante l’Agrifiera di Pontasserchio (http://www.agrifieraonline.it), di solito dal 24 aprile al 1 maggio.
Pare che questa torta debba i suoi natali alla presenza a Pontasserchio dei pellegrini arrivati nel paese per onorare la festività di San Michele Arcangelo.
Col passare degli anni è diventata così famosa ed importante da diventare un marchio di proprietà dei Comuni di San Giuliano Terme e Vecchiano.
Ma perché “co’ bischeri”? Bella domanda. Il “bischero”, tipico vocabolo toscano, ha diversi significati. Se ci riferiamo ad una persona, significa “stupidotto”, “scemotto”. In termini storici, pare che i Bischeri fossero una famiglia fiorentina non proprio acuta nel fare investimenti. Un’altra accezione vuole il termine “bischero” come sinonimo dell’organo genitale maschile.
Sinceramente, non so quale sia il significato che ha portato a chiamare “bischeri” i piccoli coni di pasta di questa torta.

Qui (CLICCA) trovate ricetta e procedura.

Io fossi in voi un pensiero ce lo farei...
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