00 28/08/2007 18:51
primo viaggio in moto
Considerato che le figlie sono ormai autonome,quest'anno abbiamo deciso di intraprendere un viaggetto in Normandia.
La data è stata fissata per il 21 Luglio, alle 9.30 terminata la vestizione, acceso l'interfono e data lettura dei km alla partenza abbiamo iniziato la ns avventura. Autostrada Sarzana (SP) -Aosta, traforo del Monte Bianco, che panorama, ed eccoci in terra francese, il primo giorno, attraverso l'odiata autostrada, è stato un macinare di km (800) che ci hanno portato sino a circa 200 km da Parigi (Avallon), cena e pernottamento all'Ibis; il SECONDO dopo inizia l'itinerario prefissatoci, dopo una piccola disavventura per il carburante (abbiamo trovato soltanto un distributore self service con pagamento a mezzo c. credito, ma la carta elettronica non viene accettata, fortunatamente convinco una ragazza -molto prevenuta- ad accettare 10 euro in contanti ed utilizzare la sua carta) arriviamo nel primo pomeriggio ad Etretat, piccola cittadina sul mare, lo scenario è strepitoso, scogliere di faraglioni a destra e a sinistra,ogni angolo è adatto per una foto, incredibile ciò che la natura crea, riprendiamo e proseguiamo per Honfleur attraversando il ponte di Normandia, non ci sembra vero siamo sopra la Senna , incontriamo diversi motociclisti e TUTTI SALUTANO!, chi con la mano chi, in sorpasso, con la gamba. Le strade sono fantastiche, nessun cantiere in autostrada, asfalto perfetto sulle statali, gli automobilisti che si accostano per lasciarti passare. Una pioggia ci sorprende e non sarà la prima, giungiamo a Bayeux passiamo davanti al cimitero britannico e già si comincia a respirare aria di guerra (qua il ricordo è mantenuto vivo). Poichè le nostre uscite includono sempre una bella mangiata la cena è un ricco menù a base di pesce. [SM=x52791]

Il TERZO giorno ci svegliamo con una pioggia incessante, fortunatamente la mattinata è dedicata alla visita al museo della memoria ed al cimitero britannico, una breve schiarita ci consente di recarci a pranzo (ordiniamo la famosa coquillage) ma appena riprendiamo la "rossa" la pioggia non perdona, sosta in un bar e ricerca di un alloggio a Longue-sur-mer(in Francia gli internazionali B&B si chiamano Chambre d'Hotes, x una spesa di circa 42€ colazione inclusa) c/o una Sig.ra che ci accoglie con uno sguardo tenero ed incuriosito, mi sembra un atteggiamento un pò insolito ma poi scopriamo il perchè: per riparare la sacca dalla pioggia l'avevo messa sulle spalle rivolta sul davanti e prottetta dalla giacca da acqua, effettivamente sembravo incinta! appena libero la lampo mi guarda ed esclama NO BEBE'?!). [SM=x52786]

IL QUARTO giorno lo dedichiamo alla costa dello sbarco, le strade ed il panorama ci appagano, Zumo il navigatore (garmin zumo 550) sceglie percorsi alternativi, tocchiamo Colleville (toccante visita al cimitero americano) Omaha Beach, Utah, Pointe du Hoc, S.Marie Eglise, è tutto un saliscendi, togli il casco metti il casco, sfila la giacca, rimettila, ma ne vale davvero la pena. Ci spingiamo a Nord, pochi Km ci separano dall'Inghilterra, la strada ha una pendenza del 20% in alcuni punti l'asfalto lascia a desiderare ma la "rossa" non si arrende, siamo su una punta estrema sulla Manica, anche questo giorno volge al termine, riprendiamo il cammino e Zumo sceglie un percorso sulla costa veramente fantastico,è un dolce dondolare tra armoniche curve, ci porta sino a Dielette un porticciolo sfizioso, una bevuta e via puntando verso l'atlantico passando per Mont S. Michel. Aguzziamo la vista in cerca di un alloggio per la notte. Questa volta la ricerca non è facile: un'hotel che ci indica Zumo non esiste più, una Sig.ra ci dice di non aver posto, i tanti cartelli di Chambre d'hotes che si notano il pomeriggio pare che la sera scompaiano, arriviamo in un paesino, i cartelli sono tanti ... ma di case a vendere!!.... Finalmente un Hotel, scendo, mi affaccio trovo una famiglia a cena, chiedo una camera e mi dicono che l'hotel è chiuso, giro i tacchi e l'uomo mi richiama dicendo di seguirlo; titubante lo assecondo (seguita da mio marito sulla moto) entriamo in una casa dall'aspetto disabitato, buia, sporca, lui parla con una Sig.ra la quale mi mostra una camera ancora disfatta. Appena la vedo penso sia l'ideale per girare un film Horror ringrazio e rifiuto [SM=x52794] . Sono già le 21, fortunatamente nella zona il sole tramonta tardi, i paesini sono distanti l'uno dall'altro l'idea di dover percorrere ancora parecchi km ci sfiora, finalmente giungiamo a Jullouville ed alla prima Chambre d'Hotes troviamo disponibilità [SM=x52785] . Alloggiare in B&B è stata la nostra prima esperienza e devo dire positiva.
Il QUINTO giorno ci dirigiamo verso Mont S. Michel, arriviamo abbastanza presto il parcheggio è già invaso di auto, fortunatamente con la moto ci si avvicina parecchio. All'interno una calca disumana, oggi l'alta marea non arriva a trasformarlo in isola, per la visita all'abbazia c'è una coda interminabile; NON FA PER NOI troppa gente, ci toglie il fiato. Riprendiamo il percorso includendo una tappa non prevista: Cancale paese di allevatori d'ostriche. Ci accomodiamo all'Huitrier (il proprietario del ristorante è anche allevatore), per 14 € mangio una dozzina di ostriche, cozze alla marinara e gelato!!! [SM=x52781] Il pomeriggio raggiungiamo S. Malò: bella ma anche questa troppo turistica, giro all'interno delle mura, torniamo al parcheggio e ci ritroviamo con un gruppo di tedeschi incontrati la mattina a S. Michel, anche questo è il bello della moto, un cenno [SM=x52767] , un sorriso, stessi percorsi. Scendiamo ancora un pò di km sino Beauvoir sur mer, il proprietario della casa in cui dormiremo è un inglese che ci accoglie con il suo "Humor", la somma richiesta è più elevata rispetto alle notti precedenti (70€) forse George ragiona in base alla sterlina! Siamo stanchi, sono le 21 e dobbiamo ancora cenare così accettiamo. George ci indica un ristorantino dove poter cenare e dove, se ci presentiamo a nome suo, ci verrà offerto un aperitivo. Nel giro di pochi minuti cambia idea e decide di accompagnarci, forse temeva ci fossimo indirizzati in un altro locale, mah! Dopo cena due passi in spiaggia, l'oceano è davanti a noi, rientro e a nanna domani ci aspetta una tappa di avvicinamento verso il sud ed infatti percorreremo 800km che ci porteranno ai piedi dei Pirenei, in terra chatara.
Il SESTO giorno maciniamo tutti i km attraverso l'autostrada, soltanto soste per il rifornimento è una giornata noiosa, il tempo non è dei migliori. Invece l'ultimo tratto che ci porta da Toulose ad Alet les bains si snoda tra vitigni e girasoli è un piacevole arrampicarsi tra dolci curve. questa notte pernotteremo in Hotel.

Il SETTIMO giorno ci rechiamo di buon'ora a Rennes le chateau, in terra chatara per visitare la cattedrale di M. Maddalena (che aprirà alle 10,00!!) dove sono racchiusi molti presunti misteri circa la fuga di M. Maddalena in Francia e dove sembra siano stati trovati, da parte dell'abate Sauniére, i tesori risalenti al periodo delle crociate. All'interno della cattedrale la particolarità del diavolo che sorregge l'acqua benedetta. Ci spostiamo a Carcassone con visita alla Cité e lì pranzeremo. Il nostro viaggio volge al termine riprendiamo l'odiata e trafficata autostrada sulla costa francese, il caldo si fa sentire così nel tardo pomeriggio decidiamo di abbandonarla e dirigerci verso il Parc du Verdon, la strada è uno spettacolo, è stata un'ottima scelta, così credevamo, invece inizia l'odissea per la ricerca di una camera. Sembra impossibile non se ne trova una, le chambres d'hotes son complete, gli hotel pure, soltanto uno mi offre una quadrupla per la modica cifra di 150€ [SM=x52793] l'alternativa è abbandonare il paese, decidiamo per quest'ultima, son già le 21,30 il prossimo paese è abbastanza lontano.
La strada che scende costeggiando il lago sarebbe appagante ma non per noi, la percorriamo alla velocità di 100/120 kmh senza gustarci il panorama e l'asfalto [SM=x52792] .
L'hotel dove troviamo disponibilità è piuttosto squallido mentre il ristorante annesso è invitante, meglio accettare.

ULTIMO GIORNO la mattina ci svegliamo per il rumore che si sente in strada e scopriamo che il paese si è animato per il mercato settimanale, dopo colazione un giretto tra le bancarelle, qualche souvenir e riprendiamo direzione casa. Consumare l'ultima pausa pranzo in autogrill è troppo deprimente per i nostri gusti così sostiamo a Menton e, per non smentirci, ordiniamo ostriche e zuppa di pesce per me, gamberi e piatto di formaggi per mio marito [SM=x52773] . Alle 18 giungiamo a casa dopo aver percorso 3814 Km.

Ringrazio tutti per la pazienza nella lettura, la prossima cercherò di essere più breve!
picasaweb.google.it/zavorrina/NormandiaLuglio2007
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