Cavalcata delle Dolomiti 2011 - Foto e report

Si può mettere il report senza foto? Belìn, ormai l'ho scritto quindi lo metto:
Venerdì mattina caricati, imbenzinati, catena ingrassata, brioche ai 5 cereali in pasticceria e poi puntualissimi al ritrovo al casello, dove tutti arrivano in perfetto orario... tutti tranne uno
da antologia l'arrivo sul filo di lana dell'ex Presidente in titanio alle 9.14.59 quando già Cesare per una dozzina di volte aveva cercato di farci partire "tanto lui sà la strada".

Se sul colle dei pasta-zandobbio ancora le 1200 restano timide in coda, già sul Crocedomini è prepotente la loro voglia di stappare i 150 cavalli. La pausa "bagòss" (baloss vuol dire un'altra cosa, Jerry!) già consente di fare la conoscenza dei nuovi, che dal vivo si dimostrano, come spesso accade coi multifriends, persone splendide!

Bellissima la discesa fino ad Idro col classico ritmo allegro quasi troppo ma non troppo ; divertente come sempre la Val di Ledro, incredibile l'arrivo a Rovereto alle 14,00 spaccate, dove neppure ci si ferma al punto di ritrovo perchè nello stesso istante sono giunti i genovesi autostradali e quindi ci si trasferisce tutti "al bocon da Bruno".

Alla partenza da Rovereto mi piazzo dietro a Tex e Multincredibile (mi piace seguire i cannoni delle multi 2v) per la prova speciale... il 1100 ruggisce, la multi piega, le gomme gommano. Il fondo stradale è ottimo , come lo sarà per tutta la cavalcata. Condizioni che - sull'asciutto - permettono di darci dentro e divertirsi un bel po'.
Sulla discesa di Folgaria mi accorgo di essere assai lento, mi porto sulla destra, faccio un cenno con la mano, mi passano una ventina di missili terra-aria di tutte le cilindrate. Qui finisco di elaborare il concetto che stavo meditando da diversi chilometri... sarà meglio tenere il mio ritmo senza badare troppo a quanto viaggiano là davanti.
Questo sarà il leitmotiv della mia cavalcata: un'alternanza di panorama e manetta , a seconda della strada, del traffico, del meteo, dell'umore. Il tutto badando bene a tenermi lontano dai Jolly . Missione compiuta!

Il giorno dopo il ritmo è basso per tutti, causa pioggia battente. Mi sbaglierò, ma mi è parso di notare che le 1200 soffrano più delle altre in condizioni di bagnato.
Sarò strano, ma io mi sono divertito anche nei tratti piovosi, nonostante le mutande perennemente umide (sia chiaro, non per via di qualche spavento!).
Moto e gomme si sono comportate egregiamente.
La domenica promette male, ma dopo la penitenza della statale della Valpusteria, ogni anno più soporifera, il sole fa capolino al momento giusto, permettendoci di gustare il piatto forte della cavalcata, dal passo delle erbe e relativa discesa alla risalita verso castelrotto, un fantastico trenino di 2V verso l'alpe di siusi, Lavazè, un'occhiata veloce al lago di Carezza, Cavalese e la Val di Cembra.
Magia, in val di Cembra ero ultimo, e da Paolazzi sono arrivato primo! ancora non me lo spiego.
Dopo l'ottimo pranzo, molti ci lasciano e si dirigono a casa.
Ha inizio il rituale della post-cavalcata, naturalmente da urlo! La strada del vino è pura libidine e la Mendola, chettelodicoaffare!!!

L'Hotel Panorama di Malosco si rivela a mio avviso il migliore del weekend. Ospitalità squisita (ci fanno cenare un'ora e mezza dopo per darci il tempo di sguazzare in idromassaggio, tra l'altro aggratiss).
Per chiudere in bellezza, Stoner bastona tutti a Laguna Seca.
Il lunedì mattina un glorioso cielo azzurro promette una giornata di puro godimento, e le nostre guide mantengono la promessa. Ci dobbiamo tutti riavvicinare a casa, direzione sud-ovest, pertanto su punta decisamente a NORD: Antipasto sul Palade, piatto forte ai passi Giovo e Pennes. Ad ogni sosta, quando arrivo, i multifriends hanno un sorriso sempre più largo, e propositi sempre più ribelli ("ma anche se stasera arriviamo a casa alle undici, o a mezzanotte, chisseneimporta!!! facciamo anche la val d'ultimo, il Tonale, il Gavia, la Svizzara la Patagoniaaaaa").
Si vorrebbe non finisse mai, solo una biondina niente male ci convince, dopo la Mendola 2.0 coltello tra i denti, ad una sosta pranzo un po' più lunga del previsto (quancuno è passato dal "saltiamo il pranzo per fare più curve" al "lasciamole 20 euro di mancia. è stata tanto brava"). Discesa digestivo dalla val di non, piccola sosta tecnica dal gommista, saluti commossi a Riva del Garda.

Il duo residuo "comitato orobico" si incarica di scortare i Genovesi + Kociss fino a Brescia, con tanto di Coste di Sant'Eusebio per levare del tutto la voglia di curve agli amici che si dovranno sciroppare il lungo trasferimento autostradale fino in Liguria.
1460 km totali per me.... la nuova ROSSA è battezzata come si deve !!!!

Oscar al comitato organizzatore, insuperabile!
Oscar ai compagni di viaggio orobbici Memè e Webber
Oscar alla cumpa non so come faccia tira fuori nuovi (e vecchi) smanettoni e casinari da competizione ogni anno
Oscar ai multifriends, che in moto ci sanno andare, eccome!

Alla prossima