| | | OFFLINE | | | Post: 277 | Registrato il: 31/05/2010
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21/04/2015 15:30 | |
Altro marchio che scompare. E i lavoratori?
www.motociclismo.it/marzocchi-chiude-e-cessa-la-fornitura-alle-case-a-esaurimento-scorte-mo...[Modificato da andrea.giusti1964 21/04/2015 15:54] |
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| | | OFFLINE | | Post: 12.848 | Registrato il: 16/01/2009
| Città: CARPI | MULTIfriend | |
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21/04/2015 19:01 | |
Uno dopo l'altro i grandi nomi spariscono tutti |
| | | OFFLINE | | Post: 5.754 | Registrato il: 20/09/2003
| Città: PORDENONE | MULTIfriend | |
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21/04/2015 19:07 | |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.995 | Registrato il: 25/04/2008
| Città: JESI | MULTIfriend | |
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21/04/2015 21:30 | |
pizzigio, 21/04/2015 19:07:
Il costo del lavoro in Germania è molto più alto, ma vendono in tutto il mondo e le Aziende (e i lavoratori) ridono. In Italia gli insegnanti sono i peggio pagati d'Europa. Bisogna farla finita co sta storia che la colpa è dei lavoratori, è con la classe dirigente degli ultimi 30 anni almeno che bisogna prendersela per aver impoverito un paese ed averne distrutto la speranza.
E inostri ragazzi vanno a lavorare come aiuto-commesso da decathlon a 800€ al mese.
Merdaaaaaaaaaaaa!!!!!
Cos'è il coraggio? È la paura affrontata più a lungo.
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| | | OFFLINE | | Post: 683 | Registrato il: 14/02/2015
| Città: CREMA | MULTIfriend | |
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21/04/2015 21:32 | |
Voglio essere ottimista....
Arriva una grande azienda che rileva tutto e investe in tecnologia per rilanciare il marchio......
Buona fortuna Marzocchi
La moto che passione...... |
| | | OFFLINE | | Post: 410 | Registrato il: 27/09/2012
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21/04/2015 21:55 | |
beh, con questo crisi ognuno ha il suo punto di vista.
certamente io vedo una difficoltà ad effettuare investimenti, secondo me legati all'incertezza nel lungo periodo. un investimento forte ha bisogno di diversi anni per rientrare, e sono pochi quelli che riescono ad interpretare il futuro a lungo termine (io ad esempio non ci riesco)
a quelli che mettono la croce addosso agli imprenditori ricordo che in Italia l'iniziativa imprenditoriale è libera: mettete un bel mutuo sulla casa, fate firmare fidejussioni ai vostri parenti e preparatevi a lavorare senza orari/malattie/ferie e finalmente vi potrete godere la nutella!
mupo entrando nell'orbita roberto nuti/sabo è stata più fortunata!
www.mupo.it/1/1/azienda
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| | | OFFLINE | | | Post: 94 | Registrato il: 22/03/2015
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21/04/2015 22:33 | |
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| | | OFFLINE | | Post: 4.948 | Registrato il: 01/07/2003
| Città: RAPALLO | MULTIfriend | |
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21/04/2015 22:48 | |
l'italia il paese dei manager, tolgono ai poveri per dare ai ricchi!!!
poi quando le cose vanno male vanno a batter cassa dai poveri.
esistera' la legge del contrappasso ??? |
| | | OFFLINE | | Post: 3.209 | Registrato il: 15/09/2006
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22/04/2015 01:05 | |
belin tutti vogliono le ohlins e poi ci stupiamo se marzocchi chiude. a parte la battuta (battuta, fino ad un certo punto), probabilmente non sono riusciti a stare al passo coi tempi, forse per non interesse della proprietà o per la troppa concorrenza.
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| | | OFFLINE | | Post: 5.754 | Registrato il: 20/09/2003
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22/04/2015 01:55 | |
paimod, 21/04/2015 21:30:
Il costo del lavoro in Germania è molto più alto, ma vendono in tutto il mondo e le Aziende (e i lavoratori) ridono. In Italia gli insegnanti sono i peggio pagati d'Europa. Bisogna farla finita co sta storia che la colpa è dei lavoratori, è con la classe dirigente degli ultimi 30 anni almeno che bisogna prendersela per aver impoverito un paese ed averne distrutto la speranza.
E inostri ragazzi vanno a lavorare come aiuto-commesso da decathlon a 800€ al mese.
Merdaaaaaaaaaaaa!!!!!
ma chi l'ha detto che la colpa e' dei lavoratori…!!
(la faccina che piange è proprio per i lavoratori e le conseguenze sul tessuto sociale)
dico solo che se fosse più remunerativo la titolarità continuerebbe ad investire in Italia anziché chiudere o pensare di spostarsi in Paesi a più basso costo
Il vero problema è che il costo è troppo alto per la titolarità e i dipendenti in proporzione vengono remunerati troppo poco perché una quota esagerata finisce in gabole per mantenere un sistema che fa acqua da troppe parti e da troppo tempo
per inciso mia moglie con una laurea una specializzazione e 20 anni di esperienza con solo tre giorni di assenza per malattia in tutto questo periodo prende meno di 900 euro al mese...
"Tutti Finocchi col Culo degli Altri" |
| | | OFFLINE | | Post: 1.116 | Registrato il: 20/01/2008
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22/04/2015 08:47 | |
paimod, 21/04/2015 21:30:
Ciao. Lavoro per una Multinazionale che in Europa ha sede in Germania. Quella che il costo del lavoro tedesco è più alto di quello italiano è una balla mutuata da un passato lontano. Purtroppo non ci vogliono spiegare che in Germania il lavoro costa molto meno perchè, se lo sapessimo, vorremmo cambiare le cose in Italia. E' più comodo fare sciopero contro gli imprenditori ed ai politici/sindacati (stessa gente) è comodo. La realtà è ben diversa. Il giorno in cui i dipendenti ed i datori di lavoro capiranno di essere simbiotici alleandosi, i politici avranno vita difficile e le cose (forse) miglioreranno. Il problema è che per farlo bisogna avere una rivoluzione culturale ed una diminuzione delle furberie molto difficile da realizzare.
La Germania comunque ha cambiato completamente il mondo del lavoro all'inizio degli anni 2000. Purtroppo, lo dico perché da loro sta diventando una piaga sociale, hanno ben 5.000.000 di persone che lavorano 40 ore a settimana per 5-600 Euro al mese. Sono messi sotto questo aspetto peggio di noi. Il fatto è che la cosa sta diventando insostenibile. Non parlo delle vecchia Germania comunista. I miei colleghi a Monaco assunti da poco prendono a volte cifre del genere. Parliamo di operai. Gli ingegnerei hanno contratti triennali di apprendistato nei quali lo stipendio sale gradualmente, ma sempre senza superare i 7-800 Euro al mese. La favola dell'operaio Volkswagen che prende 2000 Euro al mese è... una favola.
Il fatto è che hanno fatto come noi. All'arrivo dell'Euro hanno cambiato le regole. Chi era dentro al mercato del lavoro prima ha ottimi stipendi e grandi tutele, mentre chi è arrivato dopo si trova in ben altra situazione.
A prescindere da questo... un tecnico che prende 1500 Euro netti al mese in Germania costa MOLTO meno delle stesso tecnico che prende 1500 Euro netti in Italia. E' un dato di fatto. In Italia non finisci mai di pagare. Non c'è solo il lordo del tecnico, comunque altissimo a causa della tassazione, ma ci sono una miriade di altri balzelli seguenti per cui alla fine un tecnico senza incentivi costa all'azienda fatto e finito circa 2.5 volte il netto che mette in tasca.
A prescindere... se avete letto l'articolo, la decisione è mutuata dalla dismissione di quel tipo di attività. Non ci sarà alcun trasferimento in paesi a basso costo. A me dispiace tantissimo e non oso pensare allo sconforto di rimanere senza lavoro in un momento come questo, ma se fosse così remunerativo fare forcelle in Italia... ci sarebbe la fila fuori dalla porta per rilevare l'azienda. Il mercato purtroppo cambia e la nostra domanda interna (come quella tedesca) è bassissima. [Modificato da Dueruote_ 22/04/2015 08:59]
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Marco "Dueruote" - Faenza (RA)
Romagna - Repubblica indipendente dè mùtor
Presidente del comitato : Cresciuti con il drive-in, le ragazze Cin-cin e le tette di Sabrina Salerno
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22/04/2015 09:11 | |
Non c'è scritto che Marzocchi ,anzi il padrone del marchio ,delocalizza ,chiude proprio
Probabilmente ,anzi sicuramente perchè vogliono tutti diventare miliardari in un nanosecondo senza fare una cippa.
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22/04/2015 09:55 | |
I proprietari sono una multinazionale, quindi ragioneranno come quella per cui lavoro io. Se un ramo d'azienda non è più strategico oppure abbastanza profittevole (che non vuol dire sia in perdita), si chiude/vende. L'hanno fatto anche da noi. L'ipotesi migliore è sempre vendere perchè si incassa, ma se non è possibile si chiude anche se è un costo. E' contorto, ma oggi funziona così.
Mi spiego.
Se la mia azienda madre richiede una crescita annua del 5% dai vari rami d'azienda e quello in cui lavoro io non cresce da anni pur facendo piccoli utili... sarà chiuso. Il problema è che inficia il risultato finale e quindi, seppure genera soldi, non permette al titolo di avere i risultati che si vorrebbero. A me NON piace questo genere di economia, ma funziona in questo modo.
Il bello è che chiudere costa, ma è una spesa singola e non sistemica. A volte le aziende spendono per chiudere un'attività più del risparmio che avrebbero in 30 anni. Mi spiego ancora.
Se chiudere Marzocchi costa 10 milioni di Euro (un numero a caso) e l'azienda guadagnava 50.000 Euro l'anno (quindi in positivo) poco importa. I 10 milioni di Euro vengono contabilizzati come investimento perché dall'anno successivo non ci sarà Marzocchi ad inficiare il risultato di crescita. In questo modo dall'anno successivo risulterà una spesa in meno, una gestione in meno e ci si toglierà una "palla al piede". Il titolo in borsa sale, i manager prendono premi meravigliosi perché l'azienda cresce meglio (se un ramo è stabile e non cresce è una perdita per loro) e "tutti" ci guadagnano. Tutti tranne l'economia reale ed i dipendenti, ma questa è un'altra storia.
Usualmente comunque si trova un compratore, se l'azienda vale qualcosa. Chiudere è l'ultima ipotesi. [Modificato da Dueruote_ 22/04/2015 09:57]
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Marco "Dueruote" - Faenza (RA)
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23/07/2015 09:13 | |
Adesso é definitivo: Tenneco ha annunciato oggi di voler chiudere le operazioni legate alle sospensioni da MTB e da moto entro la fine del 2015, come potete leggere nel comunicato qui sotto. Sembra però che ci siano dei potenziali acquirenti per il marchio italiano.
These actions are subject to a consultation process with the employee representatives and in total would eliminate approximately 138 jobs. Tenneco currently employs 127 people at the Marzocchi plant in Bologna, Italy and an additional 11 people in its operations in North America and Taiwan.
Tenneco intends to assist its motor bike customers with the transition of current production to an alternative supplier and expects to complete the closure by the end of 2015.
“We sincerely regret the impact these actions would have on our Tenneco Marzocchi employees, and thank them for their tireless efforts to improve performance and reduce costs. Unfortunately, it was not enough to overcome continuing market challenges in the two-wheeler business,” said Brian Kesseler, chief operating officer, Tenneco. “We are committed to working with our employees’ representatives, and with our customers to make the transition as smooth as possible.”
This intended action is a part of Tenneco’s ongoing efforts to optimize its Ride Performance business globally while continuously improving its operations and increasing profitability.
Tenneco expects to record charges of approximately $27 million related to these actions in the third quarter which includes approximately $17 million of cash expenditures. These charges consist of severance and other employee related costs, asset impairment charges and other expenses related to the closure. The company anticipates improving financial results by approximately $7 million annually, beginning in 2016.
Tenneco is an $8.4 billion global manufacturing company with headquarters in Lake Forest, Illinois and approximately 29,000 employees worldwide. Tenneco is one of the world’s largest designers, manufacturers and marketers of clean air and ride performance products and systems for automotive, commercial truck, and off-highway original equipment markets, and the aftermarket. Tenneco’s principal brand names are Monroe®, Walker®, XNOx™ and Clevite®Elastomer.
This press release contains or may contain forward-looking statements. Words such as “intends,” “anticipates,” “expects,” “will,” and similar expressions identify forward-looking statements. These forward-looking statements are based on the current expectations of the company (including its subsidiaries). Because these forward-looking statements involve risks and uncertainties, the company’s plans, actions and actual results could differ materially. Among the factors that could cause these plans, actions and results to differ materially from current expectations are: (i) the company’s continued success in cost reduction and cash management programs and its ability to execute restructuring and other cost reduction plans, including any cost reduction initiatives we may undertake in Europe, and to realize anticipated benefits from these plans; (ii) the outcome of the mandatory union consultation procedure; (iii) workforce factors such as strikes or labor interruptions; and (iv) the timing and occurrence (or non-occurrence) of transactions and events which may be subject to circumstances beyond the control of the company and its subsidiaries. The company undertakes no obligation to update any forward-looking statement to reflect events or circumstances after the date of this press release. Additional information regarding risk factors and uncertainty is detailed from time to time in the company’s SEC filings, including but not limited to its report on Form 10-K for the year ended December 31, 2014.
[Modificato da Tax82 23/07/2015 09:14]
[align=center]la bella, la brutta bestia e il cattivo un monster(583) è per sempre[/align] |
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23/07/2015 14:07 | |
This intended action is a part of Tenneco’s ongoing efforts to optimize its Ride Performance business globally while continuously improving its operations and increasing profitability.
Non perchè è in perdita, anzi ,ma perchè i dirigenti non guadagnano abbastanza per cambiare lo yacht a fine anno.
Io gli risponderei :
"Pupazzi pagliacci"
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23/07/2015 23:18 | |
multimarco, 23/07/2015 14:07:
This intended action is a part of Tenneco’s ongoing efforts to optimize its Ride Performance business globally while continuously improving its operations and increasing profitability.
Non perchè è in perdita, anzi ,ma perchè i dirigenti non guadagnano abbastanza per cambiare lo yacht a fine anno.
Io gli risponderei :
"Pupazzi pagliacci"
Ti quoto parola per parola al 200%
Cos'è il coraggio? È la paura affrontata più a lungo.
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13/02/2016 11:29 | |
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13/02/2016 11:50 | |
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