Dopo una intensa giornata e con la mente ancora calda per le emozioni provate, l’sms di Frank che all’1,30 mi conferma di essere arrivato finalmente a casa chiude la prima gara del Desmochallenge 2007.
E’ stata una esperienza fantastica e il coronamento di uno di quei sogni che magari ognuno di noi cova dentro da sempre e che non ha mai avuto il coraggio (o la Volontà…) di perseguire fino in fondo.
Non è stato facile inserirsi in un mondo del tutto nuovo ma pur con qualche errore devo dire che non è assolutamente inaccessibile per nessuno e a nessun livello.
Abbiamo finito di montare la moto di Frank alle 4 di notte del Venerdì e alle 5 eravamo a dormire nel Cardellino parcheggiato nel paddock.
Dopo ben 3 ore di incerto sonno, piazzati i furgoni i gazebo e il camper, la nostra base operativa era pronta.
Primo problema con il serbatoio di Dolores che perde benzina e non consente a Matteo di fare il primo turno di libere. Riparato con del bicomponente e sostituite le guarnizioni di tenuta, fortunatamente non darà più problemi.
Nei primi turni di prove libere controllo se la moto è a posto e se è tutto ok visto che in settimana è stata smontata e rimontata da capo.
Al pomeriggio iniziamo a tirare un po’ e riprendo il ritmo dell’ 1,24 al quale mi ero abituato nelle prove già fatte a Magione nelle settimane scorse.
Ho su delle gomme praticamente finite e il pensiero di rovinare tutto per una scivolata durante le prove libere non mi piace proprio.
Al 3° turno entro con 5 minuti di ritardo e quando vado ad entrare in pista le prove sono ferme per una caduta.
Alla spicciolata rientrano tutti e inizio a cercare in giro gli altri: mentre Zanibo rientra quasi subito, all’appello manca Frank che purtroppo vedo arrivare sul trattorino. Da lontano lo vedo sopra la moto che mi alza il pollice e conoscendo la fragilità ossea del ragazzo, questo già mi rincuora. Ha solo un dolore al piede titanioso e questo mi preoccupa un po’. Scoprirò dopo che ha una distorsione alla caviglia. La moto invece è ridotta male con il gruppo Codino-Telaietto-Scarico completamente storto, una pedana e il semimanubrio destro malconci.
Con questo stato d’animo entro in pista e cercando di sgombrare la mente provo a tirare un po’ di più arrivando fino al 1.23.3 che sembra essere il mio limite.
Finito il turno mi tolgo la tuta e con il prezioso Alessandro (che per chi non lo sapesse, rappresenta la AL. della AL.MA Dolores Racing, il team di Matteo…) iniziamo a lavorare sulla moto di Frank. Raddrizzato il gruppo telaietto/scarico, io mi occupo del freno anteriore e lui del gruppo pedana freno posteriore.
“Dai che quest’uomo qua lo dobbiamo rimettere in pista!” continuava a ripetermi Ale mentre da una parte guardavo Frank dolorante con la caviglia gonfia.
Ecco, la caduta sempre dietro l’angolo rischia di rovinarti il week-end e questo si sa è il brutto delle gare, il rovescio della medaglia. Quando questo però avviene perché un Rookie come noi, in sella a una St2 fatta Naked ti sbatte per terra perché ha una guida troppo aggressiva e durante un semplice turno di prove libere tira le staccate a tutti come fece Rossi a Gibernau beh, questo non va bene!!
Ecco perché poi, il giorno dopo, si è sfiorata la rissa con il tipo che pur girando 5 secondi più piano di noi, continuava a dirci che se noi non sapevamo frenare non era colpa sua!! Sinceramente avevamo il dente avvelenato perché il bestione (quasi 2 metri di ragazzone bello in carne…) non si è fatto nemmeno vedere al nostro box, non dico a scusarsi ma almeno per sincerarsi delle condizioni di Frank.
Non a caso è stato richiamato più volte dalla direzione di gara…
Finita di sistemare la moto di Francesco (bel lavoro Ale!) abbiamo fatto il 4° turno di libere e anche qui ho provato a forzare un po’ di più ma inutilmente: il muro dell’ 1.23 rimaneva sempre bello ritto e a scavalcarlo non mi riusciva proprio.
Il mio pensiero, forse influenzato da quello sentito in Tv o letto sui giornali, mi diceva che per andare forte bisogna frenare tardi e aprire presto ma purtroppo nel motociclismo le regole generiche non esistono perché la tua guida deve essere diversa a seconda del tipo di moto che stai pilotando.
La telefonata di un amico pilota con qualche consiglio giusto farcito qua e là mi sarà utilissima il giorno dopo quando, montate le gomme nuove (che non avevo mai montato su questa moto) avremo le prove cronometrate.
Durante tutte le sessioni di prove ho avuto il prezioso supporto dei ragazzi del D.O.C. Perugia per il quale sono iscritto e ricevere a fine prove da Michele (il presidente nonché Cuoredesmodromico iscritto al Multiforum) il foglio con i tempi mi ha fatto veramente un grande piacere!! Unico neo la distanza dei nostri Gazebo in quanto il D.O.C. Perugia, come Club locale si è dovuto mettere all’ingresso dove non c’era altro posto disponibile. Anche la cena del sabato sera l’abbiamo trascorsa con loro e tra un buon bicchiere di vino, qualche fetta di pancetta alla brace e salsicce a volontà la serata è trascorsa in allegria.
Al momento di addormentarmi un solo pensiero con delle enormi cifre mi lampeggia in testa: 1.23 !!!
E’ il giorno della gara e le prime prove cronometrate sono fissate per le 8,20 del mattino!
Faccio tutto di corsa perché le gomme non le montano prima delle 8 ed entro in pista con l’asfalto freddo del mattino, le gomme nuove di pacca con la loro bella cera e senza averle nemmeno scaldate con le termocoperte. AIUTOO!!!!
Inizio a girare sulle uova, scaldo le gomme per 4 giri e poi pian piano mi sciolgo.
Quando sento che posso fidarmi inizio a tirare ma cercando di essere un pochino più fluido e meno “impiccato” nelle staccate cercando di far scorrere la moto in curva. Con le gomme nuove è tutta un’altra cosa e sento la moto bella stabile in curva. Incontro il Rookie Killer che studio per un giro e che decido di passare in tutta sicurezza senza rischiare niente.
Alla fine del turno son 11° ma il tempo rimane 1.23.305. L’incubo rimane.
Simpatico il saluto e il ringraziamente dell’unica donna in pista che dopo averla passata, mi si è appiccicata dietro e che, copiandomi le traiettorie per 3 giri, ha abbassato il suo tempo di 4 secondi.
Iniziano ad arrivare i Multifriends tra i quali Strangola con Andy e relative signore, Liuck (Chi dimentico?) ma è l’arrivo di Adriano (100Passi) il più spettacolare con la sua Multi con la nuova livrea Tricolore.
Lato destro
Lato sinistro con Fermone
La pazzia di Adriano non ha limiti e quando tira fuori i pennarelli per farci autografare il codino della moto beh, il morale è a 1000…
Anche perché dall’altro lato c'è lo spazio per firme ben più importanti!!
Ma vi rendete conto??
Un grazie ad Adriano che insieme all’amico Robisimo starà con noi tutto il giorno ad attaccare adesivi, pulire moto, casco etc etc.
Nel secondo turno entro con le gomme già calde e sento subito un feeling diverso: la moto è incollata a terra e chiede solo di essere dolcemente sbattuta a terra nelle “S”. Il tempo si fa lì e bisogna lasciar scorrere la moto dando il gas giusto ma senza toccare i freni. I consigli del mio amico si fanno sentire e al 3° giro vedo sul GPT un bel 1.22.8. Evvai, il muro è abbattuto, adesso si comincia a fare sul serio!
Giro sempre più sciolto e fluido e pur con la sensazione di andare più piano rispetto al giorno precedente, fatico meno e inizio a vedere 1.22.6 poi 1.21.9 fino al 1.21.6 quando trovo un po’ di traffico che mi rallenta e decido di fare 1 giro più lento per riordinare le idee.
Faccio altri 2 giri in 1.21.4 e in 1.21.3 e tra le varie considerazioni sento che ora, forse perché sto andando più veloce, ho bisogno di una marcia più lunga nelle 2 curve dopo il traguardo. Scalo una marcia in meno e lascio scorrere la moto in curva come non avevo mai fatto aprendo il gas abbastanza presto. La moto non si scompone e con il fatto che sia leggermente sotto coppia riesco a dare quasi subito tutto il gas. Il motore mi tira fuori bene dalla curva e faccio la stessa cosa alla curva successiva. Rettilineo schiacciato in carena, curvone veloce ballando un po’ di samba con l’anteriore che non copia proprio bene gli avvallamenti e solito balletto alle “S” e sul traguardo non credo ai miei occhi: 1.20.8.
Apperò, ma allora non sono proprio l’ultimo in griglia. Sono 11° a 1 secondo dal 5° che è quel Pertile che in Pannokkia mi prendeva 15 secondi al giro!
Matteo è 8° a 4 decimi e Frank appena dietro di me. Penso proprio che in gara ci divertiremo noi tre.
Contento come un bambino la mattina del 6 Gennaio, mi godo il pregara con tranquillità fin quando non scopriamo che il motore di Francesco perde olio copiosamente da una tubazione del radiatore. Entra in azione SuperJeremy Strangola che aiutato dal mio amico Stefano nel giro di 1 ora risolvono l’ennesimo problema.
Qualche grattacapo alla gomma posteriore di Matteo e arriva il momento della gara:
Tensione e concentrazione ai massimi livelli e si entra in pista. Mi posiziono al mio posto e trovo una spettacolare quanto poco rassicurante striscia di Filler che mi indica proprio tutta la traiettoria che dovrei fare fino alla prima curva. Che bello!!
Bevo il mio mezzo litro d’acqua gentilmente offerto da Liuck (mentre per le prove aveva offerto 100Passi) e attendo il via con la giusta concentrazione. Credevo di essere più teso mentre vedo che Frank accusa qualche emozione di troppo. Sembrerà stupido ma l’esperienza del Pannokkia è ancora bella viva quindi la tensione c’è ma non è quella della prima volta. Inoltre sono bello carico e il tempo fatto mi ha dato una bella iniezione di fiducia.
Fatto il giro di riscaldamento urlando dentro il casco (mi scarica parecchio…) scatta il semaforo rosso e riesco a partire abbastanza bene scartando subito verso sinistra per evitare il filler in traiettoria.
Vedo che qualcuno davanti a me parte male (scoprirò essere Zanibo) e riesco a guadagnare qualche posizione. La prima curva è a destra ed essendo interno mi ritrovo chiuso da un paio di moto che mi ripassano. Alla seconda curva decido di stare tutto esterno e rido come un matto nel passare una DB5 all’esterno.
Il gruppo si grana e le posizioni si delineano subito con davanti a me un paio di Millona che, oltre a essere bellissime hanno un gran bel motore e sul dritto mi vanno via. Vedo però che nel tratto guidato mi rallentano e decido che in una gara non puoi stare a guardare chi hai davanti e che moto ha… Ok Moris, solo i loro cerchi costano più di tutta la tua moto ma se sei più veloce li devi passare!!
Al secondo giro faccio subito 1.21.5 e inizio a pensare dove attaccare il 155, Tinti.
Esco forte dalla curva dei box e in fondo al rettilineo provo a staccare forte per vedere se al prossimo giro riesco a tentare l’attacco. Scalo una marcia, mi attacco ai freni e succede l’impensabile: il semimanubrio destro si piega sotto lo sforzo della staccata e quasi perdo il controllo della moto.
Riesco a tenere la pista ma ho il manubrio tutto piegato e non riesco a guidare. Nel breve rettilineo riesco a ritirarlo su ma al tornantino stretto quando bisogna fare molta forza sul semimanubrio, questo si affloscia di nuovo. Cazzo che sfiga! Ero bello carico, stavo andando bene e visti i tempi, sicuramente avrei fatto una bella gara invece mi sono dovuto inventare una guida diversa frenando senza fare forza sul semimanubrio, con il ginocchio destro a far leva sulla carena e con le pa@@e schiacciate sul serbatoio ad ogni frenata! Che dolore!!
Mano a mano perdo metri da chi mi precede e la tabella dei ragazzi del D.O.C. Perugia mi segnala che chi mi stà dietro si stà avvicinando.
Lo sconforto è totale ed ero lì lì per ritirarmi ma poi ho pensato che anche qualche punticino potrebbe far comodo per la classifica finale (soprattutto la Rookie) e ho deciso di continuare e limitare i danni anche se fare tutte le staccate con il manubrio che ti potrebbe cedere da un momento all’altro non è proprio un piacere!!
Al 4° giro sento che si avvicina una moto e una sagoma familiare mi sorpassa: è Frank subito seguito da Matteo: vanno a fare la loro gara mentre io provo a seguirli per 2 curve, cioè fin quando non mi si piega di nuovo il manubrio.
Andate pure ragazzi e divertitevi che per questa gara vi ho dato il vantaggio!!!
Poi ho pensato: cavolo, tutti e tre insieme, sai i Multifriends coma saranno stati contenti!
La gara continua sul passo dell’ 1.23 (sempre lui
) con un sorpasso subito a 5 giri dalla fine e un altro subito alla penultima curva dell’ultimo giro quando l’indecisione di un doppiato (ebbene si ho pure doppiato un concorrente…) mi ha fatto infilare dall’avversario al quale avevo accuratamente chiuso tutte le porte negli ultimi 2 giri...
Alla fine è andata bene e un 13° posto, 2° nei Rookie e con un tempo di 1.20 se me lo avessero proposto 5 giorni fa lo avrei sottoscritto, firmato e controfirmato. Per come si erano messe le cose però il rammarico è grande!
Sono stati tre giorni di amicizia, di gare, di moto Ducati e di sfide, soprattutto contro noi stessi e contro la sfortuna che, unita a un poco di inesperienza, ci ha messo si a dura prova, ma che paradossalmente, ha reso il boccone finale ancora più buono.
E il vedere il piccolo grande MultiFrank gioioso sul podio mi ha dato una enorme soddisfazione anche se da come ho capito la classifica Rookie ce la giocheremo io e lui.
Amico, non farci l’abitudine però che dalla prossima volta tocca a me!!
Ciao
Moris
P.S.
QUI potete vedere tutti i risultati della gara e dei vari turni di prove cronometrate.
[Modificato da moris131 23/04/2007 23.47]