Re: Re:
multistrangola, 02/03/2011 13.36:
Non sono d'accordo.
Io qualche curva se ho la totale visibilità la taglio proprio per stare stretto nella cieca cieca successiva.
L'automatismo è un altro...ossia sono abituato a farlo quando c'è la possibilità di una visuale perfetta e senza alcun tipo di rischio.
Tagliare certe curve non è detto che sia un rischio...anzi su fondi viscidi può essere il sistema per inclinare meno la moto e fare le curve in piena sicurezza. Sarà che io sono stato influenzato dalla guida in pista ma cerco spesso la "corda" della curva spostandomi sulla moto per inclinarla quanto basta ed avere una buona uscita.
Avevo ribadito che parlavo di
criterio generale o impostazione di guida su strada, ma tu mi parli di due eccezioni o casi particolari.
Io comunque resto dell'idea, condivisa da LEVAR, che su strada è meglio ridurre ulteriormente la velocità, piuttosto che tagliare (pur se in apparenti condizioni di sicurezza) una curva.
Mettiamola così: ad un principiante gli insegneresti che deve mirare sempre a stare nella propria mezzeria (non solo con le ruote ma anche con il corpo), oppure che deve di volta in volta valutare se vengono mezzi in senso inverso e quindi decidere se tagliare o meno la curva?
Come dici tu, gli automatismi e la sensibilità avvengono col tempo ed ognuno è libero di personalizzare la propria guida con l'esperienza, ma la regola da imporre deve essere unica e semplice.
Preciso, poi, che non sono certo qui a criticare la guida di GVD. A quanto ne so sono pochissimi anche i campioni in pista a disegnare ogni curva con la stessa e perfetta traiettoria. Figuriamoci noi su per un passo appenninico!
Si parla solo, per amor di discussione, delle regole di base.