In attesa delle foto, cercherò di riassumere brevemente le emozioni dei due giorni e mezzo della Cavalcata 2011.
Venerdi ore 13.45
Con una puntualità assolutamente inaspettata, dopo "fiumi" di post sugli avvicinamenti liguri-orobici-veneti che avevano non poco confuso le ... acque (azz, una parola che tornerà frequente nei giorni successivi
), ci ritroviamo tutti, provenienti dai 4 punti cardinali, davanti al Millenium di
Rovereto, dove ci attende Tex (ahimè Biwu ha dovuto fare una "corsa" all'ultimo minuto dal Conce per guai alla centralina delle sospensioni - eh queste 1200 gioie
e dolori
) per accompagnarci al
chiosco da Bruno, il quale, visti arrivare oltre 25
famelici Multifriends, si è non poco spaventato. Anche perchè il papà-assistente, invece di aiutarlo ... si è messo a fotografare le moto
Vabbè ... gli abbiamo detto di metter su panini a tutto spiano, che tanto qualcuno li mangerà
difatti fino è stato il primo
ed è riuscito addirittura a papparsene tre !
Saggia è stata l'idea di uno snack leggero (escluso appunto chi se ne è abbuffati tre
), perchè ci attendeva un trasferimento ...
interessante :
Vallarsa -
passo Xomo (
un "valico"
obbligato per non allungare troppo la strada) - la bella risalita da
Arsiero al
passo di Sommo nella quale il "gruppo" ha deciso di fare senza gli organizzatori
, dato che dandreot leniter e lu.k (attardati da qualche ... ritardatario) si sono
persi e sono arrivati al passo dopo di tutti i cosiddetti "ospiti"
.
Bè, dopo questa esperienza,
ho deciso che nessuno mi avrebbe più staccato , per cui il tratto
Lavarone-passo Vezzena-Asiago è ... volato (anche a causa di un Triunz Tiger che, dopo averci sverniciati in rettilineo, ha avuto la dimostrazione che i 1000 quello che perdono in rettilineo ... lo recuperano in curva
).
Finalmente si arriva all'hotel, dove ci sistemiamo e ci diamo l'appuntamento per il giro di spritz offerti dalle "burbe", ovvero dai novelli della Cavalcata
Ho messo due faccine che bevono, perchè due sono stati i "giri" di spritz in due locali diversi, con comparazione tra correzione con Aperol e con Campari ... per cui direi che siamo arrivati alla cena ben ...
carburati .
E ancora più
carburati eravamo dopo l'ottima cena, per cui la distribuzione delle magliette (alla modica spesa di
sette euro !) è diventata una spassosa serie di scenette da cabaret
Ma ad un certo punto bisognava, pure, andare a nanna, dato che la sveglia per l'indomani sarebbe stata alle 7.00, colazione 7.30, partenza alle 8.00
sabato ore 7.00
Suona la sveglia ed apro le imposte ... ahimè per scoprire che il cielo è di un nero che più nero non si può e che l'acqua (ecco l'avevo detto che questo termine sarebbe tornato frequentemente
) scende a catinelle
Ma si sa, il tempo in montagna è
variabile, per cui, unitosi a noi l'ultimo Multifriends (Amia) e indossate le tute da pioggia ... si parteee
Difatti il meteo è stato
variabile: da pioggia intensa, a ... pioggia a catinelle ... a pioggerella ... a ... diluvio
ciò nonostante, è bastata una leggera schiarita a
Fiera di Primiero e una paio di curve sul
passo Cereda (quasi) sull'asciutto per farci prendere coraggio ed affrontare il bel fondovalle di
Agordo-Cencenighe-Alleghe-Caprile-Livinnalongo con spirito rinvigorito e
sperare di riuscire a realizzare la "sella ronda". Ma troppe nubi incombevano sui monti, per cui, giunti ad
Arabba, si decideva di svoltare subito a dx per il passo di
Campolongo e la
val Badia
tuttavia è bastato un camion in manovra che ... un gruppetto (compresi i "tutor" dema e lu.k) è andato dritto
per cui possiamo dire che almeno alcuni di noi il giro dei 4 passi lo hanno fatto !
In un modo o nell'altro ci siamo ricongiunti a
la Villa, per percorrere il passo
Armentarola, anche questo (quasi) all'asciutto e scendere per il passo
Falzarego, da cui abbiamo raggiunto
Cortina d'Ampezzo per poi risalire al passo
Tre Croci e a
Misurina, meta prefissata per il pranzo
Arrivava un pò in ritardo Tex, incappato in una scivolatina all'uscita di un tornante ... che più che altro è servita a dimostrare la
maestria di scolopax e dandreot nelle riparazioni, usufruendo anche dell'"officina" (se così si può chiamare uno spaventoso antro all'interno delle stalle della malga, dove si trovava di tutto da attrezzi agricoli in legno risalenti all'età mesozoica
, a resti dei più vari mezzi meccanici - evidentemente successivi alla scoperta, prima, della ruota e poi del motore a scoppio
), sistemando i "classici" (da caduta praticamente da fermo) leva del freno e supporto specchietto rotti
Del pranzo, non so se i multifriends hanno gradito di più l'"ambo" (polenta, salsiccia e formaggio) o la
stufa accesa sopra la quale è stato tutto uno stendere di guanti, calze, passamontagna ... fradici
Non contento, e, essendo appena tornato dal viaggio di nozze, evidentemente abituato a "fornicare" più volte al giorno, multincredibile ha avuto un (prolungato) rapporto sessuale con la ... stufa, la quale, per la verità, è rimasta abbastanza indifferente
nel frattempo il meteo non migliorava e, anche se, al momento, non pioveva, si decideva di "tagliare" il lungo giro per la
Carnia ed il passo
Monte Croce Carnico , puntando direttamente alla piscina (
non contenti dell'acqua presa ) dell'hotel Traube di
Lienz. Dove arrivavamo, naturalmente, sotto la pioggia
Quanto avvenuto in piscina, comprese gare di nuoto, tuffi e gag varie, è coperto da assoluto riserbo
, che sarà violato solo
dalle foto di Lu.k.
Anche qui non poteva mancare l'aperitivo in terrazza (chiusa da vetrate, per fortuna) e, dopo la cena, l'annuale ricerca del localino giusto
come sempre risultata vana
, per cui siamo finiti nel bar dell'hotel dove, col digestivo offerto all'ennesima "burba" ,
(le iscrizioni alla cavalcata saranno
sempre "aperte" a nuovi partecipanti
) ci siamo messi a discutere sulle
ragioni per l'acquisto della 1200 (come se decine di 3ad sul Forum non fossero bastati
)
ma anche a Lienz bisognava andare a letto presto
, perchè la sveglia, il giorno dopo, sarebbe ancora prima (qualcuno - io no di sicuro
- ha entusiasticamente "sparato" addirittura
colazione alle 7.00! )
domenica ore 6.45
Se la mattina di sabato ho dovuto aprire le imposte per capire che pioveva, domenica non è nemmeno servito
: dopo il suono della sveglia, l'altro rumore che ho percepito è stato quello inconfondibile (in montagna) della pioggia battente sui tetti in lamiera
siamo quindi partiti (senza speranze - tanto è vero che in 4 hanno deciso di puntare subito verso casa
) sotto il tipico cielo plumbeo austriaco, con le cateratte completamente aperte.
E' vero che anche andare in moto sotto la pioggia ha il suo fascino, ma non certo quando era prevista una sequenza di passi alpini
ma la speranza è l'ultima a morire e, soprattutto,
l'Italia è il paese do' sole ... per cui a un certo punto ha smesso di piovere e, addirittura, nei pressi di
Brunico è comparso un pallido sole
ovviamente, appena smesso di piovere e in piena galleria di Monguelfo, il Monster di Ale si è ammutolito
, fra i disperati cenni di soccorso del povero proprietario
amici miei, noi ci scherziamo su spesso, ma
una "scopa" come scolapast è più unica che rara; sarà per la laurea in architettura (che non so che c'azzecca coi motori
), sarà per la passione della meccanica
, sarà per una manualità evidentemente sviluppata anche in altri settori
, ma il nostro archibugioscolapastacacciatore
sa dove mettere le mani
per cui
ha telefonato al suo conce di fiducia è si è fatto spiegare cosa potrebbe essere successo !
scoprendo che era saltato un fusibile, sostituito il quale la moto ha ripreso a funzionare come un orologio (orologio, diciamo orologietto
) per tutto il resto della cavalcata.
Io nel frattempo, nella mia qualità di
capofila ho
assistito il resto della "truppa", ricompattandola presso un delizioso baretto dove una simpatica fanciulla
ci ha servito uno strudel appena sfornato
e caffè.
E' proprio vero, ognuno ha il proprio talento: chi è adatto a fare la
scopa (dato che è in grado di fare qualsiasi riparazione di emergenza) e chi invece è più adatto a
guidare il gruppo (dato che conosce a menadito le strade - senza bisogno di Garmin
- ed è dotato della, naturale, velocità per "governare" anche gli "spiriti" più bollenti
).
In ogni caso, la "sosta forzata" in attesa di Ale, ha anche fatto uscire il sole
, per cui il resto del programma è stato integralmente rispettato:
val Badia-Longega-passo delle Erbe-Bressanone-Chiusa-Ortisei-passo di Pinei-Castelrotto-Siusi-Fiè allo Sciliar-Prato all'Isarco-passo Nigra-passo Costalunga-Obereggen-passo Lavazè-Cavalese-Molina di Fiemme-Valfloriana-Segonzano (ma vi siete accorti delle "famose" piramidi?)
-
Faver-Ponciach dove ci attendeva la titolare dell'
agriturismo Paolazzi con:
pizza con la pasta di patate, affettati misti, spezzatino di cervo (con il prezzemolo) e di capriolo (senza prezzemolo), polenta, funghi, frutti di bosco con la panna, caffè, ammazzacaffè.
Purtroppo qui finiva (già) la Cavalcata "ufficiale"
, con i saluti a chi doveva già riprendere la strada di casa.
Per
quellichesifermanosoloquandovienebuio rimanevano "solo"
val di Cembra-weinstrasse (da
Roverè della Luna ad
Appiano, transitando per località mitiche per gli appassionati dei vini altoatesini
Termeno - mai sentito parlare di Traminer? - e
Caldaro ) per poi
concludere in gloria con il
passo della Mendola .
Il lunedì rientro "privato" verso casa
Spero di non avervi annoiati e di aver fatto rivivere, almeno in parte, gli splendidi giorni passati assieme.
Un grazie al Comitato Organizzatore: oltre a me, Lu.k (col quale ho condiviso gran parte del, noioso, lavoro di prenotazione-pagamento degli hotel), Scolopax, Dema e Diego. Un grazie anche a Tex per la logistica della pre-cavalcata del venerdì (anche se sui passi e sui bivi bisogna fermarsi
).
Spero di non aver dimenticato nessuno
Ah si, un grazie particolare ai Multifrieds senza la simpatia, l'amicizia e l'apprezzamento dei quali la Cavalcata non esisterebbe
[Modificato da Leniter 27/07/2011 01:41]
"La multistrada (620-1000-1100) e' una moto fantastica ma con una bellezza piu' cerebrale,
che solo una particolare categoria di motociclisti ha capito ed apprezzato"