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| Città: TORINO | MULTIfriend | |
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24/02/2020 10:06 | |
Ciao, l’estetica in generale è il punto vero di forza di questo marchio. Nel fatidico tranello ci sono caduto anch io con tutti e due i piedi. Ho acquistato un 1200 base del 2017 a cui poi ho sostituito integralmente le sospensioni (le ohlins vanno infinitamente meglio delle sospensioni elettroniche), ma il punto su cui volevo focalizzare è un altro. Tu come me arrivi da moto giapponesi di tutto rispetto (certo, mediamente inguardabili nel design e nel caso di Yamaha, ma pure Honda, scarse a livello di sospensioni) costruite infinitamente meglio di queste moto italiane. Da qualunque puto di vista (ripeto, escluso il design) le giapponesi sono su un atro pianeta: dai materiali utilizzati, le bullonerie (stendiamo un velo pietoso) gli accoppiamenti, gli stampi, logiche costruttive e affidabilità in generale ..se ti è capitato di metter mano su una moto jap e fai il confronto con queste “ti metti le mani in testa” e ti chiedi in quale era geologica abbiano progettato e costruito queste moto. Detto ciò (senza polemica e con grandissimo dispiacere , farei il tifo a mille per i marchi italiani) riconosco che nella guida (sistemate le sospensioni) Ducati è parecchio goduriosa e sistemata sul cavalletto da una certa soddisfazione nel rimirarla..
un esempio su tutti :
Un azienda motociclistica seria non tirerebbe mai fuori un motore fasullo come il 1200 dvt 2015,per poi dopo mettere una pezza con airbox e aggiornamenti software.. e infine uscire con il 1260 dichiarando “abbiamo eliminato ogni difetto..” |
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