00 01/09/2011 15:45
Re: Re:
pasdarino, 01/09/2011 09.58:




Secondo me invece uno dei problemi (non l'unico) è anche questo...cioè l'aver progettato un impianto stile SBK su una moto che NON E' UNA SBK e che necessariamente non tutti hanno l'attitudine e/o la capacità di guidare come una SBK.

Quindi più che di scelta progettuale troverei più corretto parlare di errore progettuale

Gio [SM=x52783]




Concordo in pieno e aggiungo: ".....NON E' UNA SBK...." ed è stata concepita per un utilizzo su strade "aperte al pubblico" e non per correre in pista.

Non capisco chi:
- sostiene che il problema non esiste solo perchè lui il freno posteriore non lo utilizza.
- sostiene che trattasi di effetto placebo.
Il problema del freno posteriore esiste dalla nascita della MTS 1200. Lo confermano, anche, le recensioni pubblicate da vari giornali del settore, e il fatto che Ducati abbia speso risorse ed energie per porvi rimedio.
Tutti dobbiamo pretendere che i freni assolvano alle loro funzioni. Poi, ognuno è libero di utilizzare il freno posteriore al massimo delle sue possibilità, oppure al 50%, oppure non utilizzarlo per nulla. La sistemazione dell'anomalia non comporterà assolutamente l'obbligo, per tutti, di utilizzare il freno posteriore ad un certo livello.
Nell'uso quotidiano (non in pista), può capitare di trovare chi ti "taglia la strada", chi, pur vedendoti a 4 metri dalle strisce pedonali, con espressione idiota, alza il braccio intimandoti "l'alt" e attraversa ec.ecc.
In questi casi, DUE FRENI CHE FUNZIONANO, sono meglio di uno solo.


A chi ha scritto: ".....Cerchiamo di godercela sta moto invece di ascoltarla in ogni suo ticchettio, rumorino, colpetto di tosse... dategli del gas che le passa tutto!!!",
rispondo:
se ti taglia la strada un SUV, con a bordo una str.... con i guanti che acompagna il figlio alle elementari....., invece di affidarti a SAN BREMBO, diamogli del gas un'altra volta e vediamo chi la vince.