"Il fiore all’occhiello della struttura telaio è il dispositivo - un meccanismo, brevettato - che consente di variare a livello micrometrico la rigidezza trasversale del telaio. Addirittura, se occorre, senza che il pilota debba scendere di sella. E’ quello che Massimo Tamburini aveva teorizzato nella nostra intervista del settembre 2013, quando diceva: «La rigidezza torsionale non deve mai mancare, ma il punto è che trasversalmente, con gli angoli di piega raggiunti, abbiamo bisogno di avere una sospensione laterale perché forcella e ammortizzatore vengono annullati, non lavorano con quegli angoli così spinti. E la sospensione laterale puoi ottenerla soltanto attraverso l’elasticità del telaio». Il meccanismo ideato da Massimo Tamburini è situato nella zona del cannotto, nella parte inferiore. [...] Per capirci, proprio il fatto che ci siano due corpi separati - cannotto e traliccio - permette di variare il gioco tra i due elementi e così settare la rigidezza ideale per il miglior funzionamento della sospensione anteriore. Il telaio stesso funge da sospensione. Qui si può partire dalla massima rigidezza – come diceva Massimo tre anni fa - e poi calare attraverso un campo abbastanza ampio di “svincolaggio” parziale del collegamento tra i due elementi."