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RECENSIONE - Nuova Honda Africa Twin: l'ambizione è la stessa di allora ma con “know How” di oggi

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    Shamano31
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    Registrato il: 21/12/2011
    Città: SAN MARTINO VALLE CAUDINA
    MULTIfriend
    00 07/02/2016 18:43
    Riflessione
    Ero ragazzo quando a metà degli anni '90 mi sfilavano davanti agli occhi le bellissime moto enduro dell'epoca. Le osservavo e le sognavo mentre sedevo sulla mia piccola 125 Cagiva freccia C12 nera e grigia, bellissima. Ricordo ancora mio zio, possessore di una bellissima Aprilia Tuareg Wind 600 in livrea tricolore ed io che ogni santo giorno gli rompevo l'anima per salire e provare la seduta, accelerare (da fermo ovviamente eh eh [SM=x52773] ) , chiudere gli occhi immaginare l'aria sulla faccia in terre sconfinate già a quell'età. Avevo i miei 16 anni ma l' Africa Twin 750, la Super Ténéré 750, la bellissima Cagiva Lucky Explorer (come la chiamavamo noi ragazzi) erano il mio sogno irrealizzabile.
    Sono passati tanti anni e oggi da adulto guardo quelle moto con la stessa meraviglia, è incredibile ma sono ancora bellissime e terribilmente attuali.
    Questa breve introduzione per dire che ieri ho rimesso il sederino non più da 16enne sulla nuova Africa Twin 1000. Certo, senza questa moto e molto probabilmente senza questo nome così evocativo, mai avrei messo piede in una concessionaria Honda, semplicemente perché le sue moto non mi dicono niente, non trasudano passione ma freddi numeri, le vedo come semplici prodotti di “consumo”. Le parole del concessionario poi sono state per me una conferma, grossomodo dicevano questo: “l'Africa Twin sta riportando qui dentro di nuovo i motociclisti che amano le moto, quelli esigenti e sopratutto quelli che vivono e sentono la passione per le due ruote.... da un po' di anni qui non era così”

    Veniamo a noi, ero scettico sul lancio di questa moto, la consideravo come “nata già vecchia” perché non era accompagnata da diavolerie elettroniche di ultimo grido e da nessuna novità sostanziale.
    Mi sono recato quindi in una nota e storica concessionaria Honda della mia zona per provare la nuova Africa Twin, il proprietario è una persona competente, un motociclista di quelli con la “M” maiuscola, esperto e con una passione per le due ruote innata.
    Sono con un mio amico, facciamo due chiacchiere con il proprietario che è molto felice di presentarne e spiegarne le caratteristiche mentre ci prepara la moto.
    Ci invita a farci un bel giro, tenerla per tutto il tempo che vogliamo e di scambiarcela per avere più tempo a disposizione senza tornare indietro ogni volta. Stupito da questo atteggiamento, così gentile e senza assurdi limiti di tempo, salgo sull'Africa e consegno la mia Multi al mio amico (possessore di una japponese) che a fine giro è raggiante e felice e mi dice queste parole: “L'Africa è una gran bella moto, il cambio elettronico non mi piace. La Multistrada è un altro livello, è uno spettacolo. Mi da una sicurezza maggiore in curva ed ha un motore che è impressionante. Però per come uso io la moto non avrei dubbi, prenderei l'Africa Twin”.... questo per dire che spesso la scelta di un modello è condizionata da molti fattori e non solo legati alla performance del mezzo.
    Fatta questa premessa andiamo su quelle che sono le mie sensazioni. Anticipo che ovviamente non sono un tester, quindi si tratta solo di un giudizio personale e nulla di più, che può essere smentito da chiunque altro [SM=x52767]

    La Moto
    la versione in prova è una bella full optional “DCT ABS TRAVEL EDITION”, quindi con cambio elettronico sequenziale a doppia frizione (DCT). Colorazione Tricolour blu/bianco/rosso che richiama un po' la prima storica versione.

    Estetica
    ovviamente parametro molto soggettivo, dal mio punto di vista però finalmente una moto giapponese bella e gradevole da guardare da qualsiasi angolazione.
    Ogni cosa sembra pensata e curata per bene, insomma questa volta anche sull'estetica non si è lasciato nulla al caso.
    Linee filanti e frontale accattivante.
    Zona cruscotto completa e ben inserita nel contesto “dakariano” della moto.
    Qualità di plastiche e vernici sembra di ottima fattura.
    Ah, dimenticavo, giusto come nota: il designer è italiano [SM=x52773]

    Motore
    non sto qui a scrivere su numeri e dettagli tecnici, ci sono schede tecniche reperibili facilmente in rete, basta ricordare che siamo in presenza di un bicilindrico 1000 cc. a cilindri paralleli fronte marcia con 95 cv a 7500 giri e coppia massima 98 Nm @6000 giri.
    Che dire, il sound è bello, corposo, il motore molto fluido e regolarissimo, non ha picchi violenti di erogazione ma spinge tantissimo ai medi e sale in maniera coinvolgente.
    Non c'è quella botta che noi ducatisti conosciamo molto bene, ma devo dire che si accelera con gusto e ad ogni smanettata di polso destro si provano belle emozioni nonché si sale a velocità oltre codice in pochi secondi, tutto in maniera facile e “controllabile”, insomma non mette in difficoltà e sopratutto non spaventa come il motore della Multi 1200, quindi si può sgasare alla grande senza esitazioni. I cavalli sono giustissimi, insomma quelli che servono.
    Per un uso a 360° secondo me siamo in presenza di un gran motore, giusto e perfetto per la parola MaxiEnduro.
    Non ho notato vibrazioni in nessun punto.
    Non posso dire nulla sui consumi.
    A me è piaciuto molto.

    Cambio
    veniamo al punto che spesso divide i motociclisti di tutte le età e bandiere.
    Non sono scettico riguardo l'elettronica sulle moto, anzi, sono favorevolissimo, però riguardo al cambio avevo forti dubbi. Mi chiedevo come fosse possibile toglierci il gusto di tirare la frizione e sparare su le marce a cannone oppure scalare forte e sentirsi un po' piloti da motoGP?
    Ebbene ragazzi, questo cambio è fantastico, mi ci sono abituato dopo 2/3 km.
    Ci sono 3 modalità di utilizzo:
    la prima “D”: è consigliato per una guida turistica, regolare e tranquilla. Sono partito con questa modalità ma ho notato che i cambi marcia erano un po' lenti come anche le scalate, forse perché il percorso era curvoso ed ero partito subito allegro.
    La seconda “S”: è adatto per una guida più sportiva. Schiaccio il tastino sul blocchetto destro e inserisco questa modalità, ed ecco che finalmente i cambi avvengono nel momento giusto. Tu acceleri e il motore canta sparando dentro le marce a ripetizione, a ridosso della curva chiudo un po' l'acceleratore per impostare la traiettoria ed ecco la scalata perfetta: Wuauuuu, noto che con questo cambio si può andare via veloci tra le curve facilmente e senza troppi pensieri.
    La terza “G”: è adatta ad un utilizzo in off-road, che ovviamente non ho provato.

    Il cambio si può utilizzare anche in maniera manuale sequenziale usando i tastini “up” e “down” posti sul blocchetto sinistro, ho usato questa modalità giusto per capire il funzionamento perché mi stavo divertendo così tanto con l'automatico che non ho avuto tempo per provarlo meglio.
    Sono consapevole di toccare una tasto delicato, anche io ho sempre pensato a questo tipo di cambio come un qualcosa che potesse trasformare la moto in uno scooter e invece non è così, è tutta un'altra storia, sono rimasto piacevolmente sorpreso e mi sono ricreduto.
    Sono sincero, oggi non saprei se scegliere la moto con il cambio DCT sopratutto perché ho paura che alla lunga possa diventare monòtono, non lo so, però vi garantisco che ho goduto alla grande tra le curve quindi figuriamoci quando si è nel traffico senza essere costretti a giochicchiare tra la frizione e il cambio: applauso alla Honda [SM=x52767] . Se ci sarà l'occasione andrò a provare anche la versione con cambio e frizione ...obsoleti... ops intendevo convenzionali :)
    Ragazzi andate a provarlo perché è veramente un gioiellino di tecnologia. Aprite la mente al nuovo, vi assicuro che ne vale la pena, almeno fatelo per curiosità.

    Sospensioni/Ciclistica
    la moto è molto equilibrata e bilanciata nei pesi, anche molto stabile nel guidato.
    Non ho avuto problemi a spostarla tra le curve nonostante avessi qualche dubbio di “feeling” dovuto alla ruota da 21”. Io non sono un manico, qualche curvetta la faccio e la moto scende in piega in maniera naturale e sicura, è reattiva nei cambi di direzione.
    Le sospensioni non sono né morbide né dure, non saprei dire bene ma non ho notato cose strane o fastidiose durante la guida, il posteriore non si siede nelle accelerazioni e la forcella è sincera. Forse senti meno la strada e i sobbalzi dovuti ai rattoppi dell'asfalto, ecco questo si, però l'ho trovato un pregio.
    In generale, mette a proprio agio e mai in difficoltà, mi ha dato la sensazione di stare seduto su di una poltroncina posta su un cuscino d'aria. É una bella sensazione, tra le curve ti senti cullato e avvolto, diventi tutt'uno con il mezzo. La sicurezza trasmessa durante la marcia è incredibile, non interessa se l'asfalto è sconnesso, ci sono buche o è perfetto, questa moto non batte ciglio, pensi solo a guidare con il gas in mano. Grande feeling e confidenza già dopo i primi pochi km.
    Certo andrebbe guidata per più tempo più km e varie tipologia di strade e andature, però il primo impatto è stato molto positivo.

    Freni
    mi sono sembrati molto buoni, frenata pronta ma non aggressiva.
    Mi sono accorto anche del freno posteriore funzionante (eh eh).
    Bisogna provare le varie condizioni di utilizzo per avere un'idea più chiara e completa.
    Ma molto buoni.

    Comfort/Guidabilità
    Seduta comoda, sella morbida e accogliente.
    La protezione aerodinamica è ottima, ho solo notato che il parabrezza alto (forse troppo alto), presente su questa versione, mi infastidiva la visibilità in quanto arrivava poco sotto all'altezza degli occhi, sono alto 1.78 mt, non sono riuscito ad adeguarmi a questa condizione.
    Purtroppo il parabrezza ha posizione fissa e non si può regolare.
    Non mi sono dedicato all'esplorazione delle informazioni visualizzate sul cruscotto, ero troppo preso a guidare :)
    In generale la moto trasmette una sicurezza disarmante, è tutto il sistema telaio/motore/sospensioni che funziona alla grande.

    Considerazioni Personali
    La nuova Africa Twin mi è piaciuta moltissimo, secondo me oggi è la vera MaxiEnduro, la moto degna di questo nome, la moto totale che ti consente di fare di tutto, non ha picchi di prestazioni nelle varie componenti ma credo sia proprio questo il segreto:

    giusto compromesso del motore con la sua potenza ideale erogata in maniera lineare, decisa e mai esplosiva;

    l'equilibrio generale, la seduta, la protezione aerodinamica e tutte le scelte tecniche adottate per poter affrontare al meglio e in tutta sicurezza qualsiasi situazione su qualsiasi terreno.

    Avevo il dubbio di non poter fare più a meno delle sospensioni elettroniche che tanto mi piacciono sulla mia multistrada, “difficile fare il passo indietro” pensavo, ma adesso devo dire che l'equilibrio di questa Honda forse ha smontato questa tesi.
    Appena sceso da questa moto e consegnata al mio amico, sono risalito subito sulla mia multistrada e ho rifatto lo stesso percorso, ho goduto allo stesso modo ma con sensazioni differenti, ovvero:

    sentivo di più la strada (anche le “pezze” e i rattoppi), come se tutto mi arrivasse senza filtri, sentivo di più la moto, il telaio, le gomme. Non so come spiegarlo ma è una sensazione che avverti solo in sella.
    Sentivo anche meno peso in tutto l'avantreno.
    Sentivo il motore, come un cuore che pulsa a ricordarti che esiste e vuole sfogare.
    Sentivo le uscite di curva poderose e fulminee.
    Devo dire che io ho una signora moto e dopo quasi 4 anni e 33mila km ne sono ancora innamorato e non sento l'esigenza di cambiarla, però la nuova proposta nipponica mi è piaciuta moltissimo e a valle di questa prova ora la prenderei a occhi chiusi anche tenendo in considerazione il prezzo, rigorosamente in versione base perché con le altre versioni diventa abbastanza impegnativo.

    Considerazioni di chiusura
    In conclusione, oggi chi cerca la vera MaxiEnduro avventurosa e tuttofare non ha alternative: Africa Twin.
    Ci sono ovviamente moto valide dello stesso segmento e stessa fascia di prezzo, ma chi per un motivo chi per un altro non hanno quel qualcosa in più da renderle “complete”. Avevo la Bmw F 800 GS ma rispetto a questa è un giocattolo.
    Inoltre, non vedo perché andare a prendere moto da 20mila euro quando con questa Honda ci si fa tutto nella misura giusta e a dirla sinceramente, secondo me anche meglio. Poi se si cerca il brand, la moto “altolocata” allora è un altro discorso ma le qualità e le caratteristiche di questa Africona non lasciano spazio ai dubbi: la regina è tornata.

    Prezzi:
    si parte dai 12.400 euro f.c per la versione base (abs, e controllo trazione)
    fino ad arrivare ai 16.800* euro f.c per la versione full optional che ho provato io.
    4 anni di garanzia... si può andare in giro e dormire tranquilli [SM=x52774]
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    gessista
    Post: 3.559
    Registrato il: 03/11/2009
    Città: LANCIANO
    MULTIfriend
    00 07/02/2016 19:44
    freeforumzone.leonardo.it/x/d/11170181/-/discussione.aspx




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    Shamano31
    Post: 720
    Registrato il: 21/12/2011
    Città: SAN MARTINO VALLE CAUDINA
    MULTIfriend
    00 07/02/2016 19:59
    gessista, 07/02/2016 19:44:

    http://freeforumzone.leonardo.it/x/d/11170181/-/discussione.aspx


    Ciao gessista,
    non capisco perché hai linkato quella discussione.
    La conosco e l'ho letta, in questa che ho aperto c'è la mia recensione, pulita e chiara, nell'altra discussione è più una caciara e chiacchiericcio.

    Qui si poò commentare la recensione e aggiungere sensazioni es esperienze di altri utenti. dall'altra parte non si capisce il tema del post, è una cosa generica.

    Saluti [SM=x52783]