Bhè dico la mia va.....
Premesso che ho letto alcune imprecisioni nei post precedenti (Mastic su tutti ovviamente
), o meglio, forse una non adeguata conoscenza del vino e di come viene fatto normalmente.
Cominciamo a sgombrare il campo dalle solite sciocchezze del tipo il vino in commercio è artefatto, quello del contadino non fa male, ecc. ecc., perchè quelle che vi raccontano sono tuttè delle amenità, e mi spiego; l'utilizzo dei trattamenti in campo enologico, è fondamentale ed inevitabile, sia per chi produce in maniera "commerciale" che per chi produce "il fatto in casa", questo è bene dirlo. I trattamenti servono alla vite prima, ed al vino dopo, per evitare dei piccolissimi problemi che in pianta si chiamano, oidio, flavescenza, filloseera, e quant'altro, mentre nel vito danno luogo all'ascescenza (pia d'aceto
), riduzioni ecc. ecc.
Semmai la differenza sta nel giusto utilizzo di fitofarmaci e trattamenti vari, e vi posso garantire che nella maggior parte dei produttori "fai da te" spesso è sbagliato. Non a caso ci sono fior di enologi che dopo anni e anni di studio, sui libri prima e sul campo dopo, riescono ad evitare le malattie col minor numero possibile di trattamenti, quando invece per il contadino le dosi sono fatte ad occhio, con il risultato che magari il vino non acetizza, ma nella migliore delle ipotesi ti stende con un mal di testa che la metà basta (Amerigo docet
).
E chi non usa tali accorgimenti sovente va incontro a due ordini di problemi: o non ha uva per fare vino perchè distrutta dai parassiti in pianta, o il suo vino dura da natale a santo stefano perchè diventa aceto nel giro di poche settimane.
Oltretutto non dimenticate che nelle moderne tecniche enologiche, ciò che è richiesto in primis è la pulizia maniacale delle cantine, cosa che spesso manca (o addirittura è fatisciente) al "contadino", non considerando che la cantina per il vino è come l'ospedale per il malato, deve essere un ambiente totalmente asettico se si vogliono evitare problemi
Tutto ciò per dire che il vino va fatto con certi accorgimenti, se di vino vogliamo parlare, diversamente parliamo di bevanda a base d'uva, e allora tutto è lecito