Re: Re: Re:
Desmofabio66, 20/11/2008 21.19:
Non capisco tutta questa ossessione per la cinghia dentata, é una soluzione ottimale e si puó risolvere bene esteticamente.....
opff...Foto sbagliata e per quanto riguarda la grandezza, pensavo si riagiustasse automaticamente.
alcuni buoni motivi:
1)visto che la cinghia non si può giuntare ma deve essere un pezzo unico va smontato il motore dal telaio in caso di sostituzione
2)visto che deve essere di una certa larghezza la misura della gomma sulla multi non potrebbe superare il 160/60 e non so se toccherebbe anche sul telaio
3)limitata selezione di rapporti per la finale
4)costa più di una catena
5)va posizionato il tensionatore (e io proprio non saprei dove metterlo)
6)va a cambiare le forze in gioco sul forcellone.
Mentre con la catena la tensione si calcola già sulla massima escursione del monobraccio, in quanto grazie alla dentatura degli ingranaggi c'è maggiore tolleranza, la cinghia deve essere perennemente tirata con la stessa forza (e qui entra in gioco il tensionatore appunto) altrimenti potrebbe slittare/uscire dalle pulegge e per questo, mentre la catena può permettersi di essere lenta, questa non può andando quindi a modificare la reazione del posteriore in quanto il fulcro del monobraccio è decentrato dalla posizione del pignone
7)la cinghia necessita pulegge larghe e di grosso diametro, quindi enormi forze d' inerzia rispetto agli ingranaggi per catena pur essendo in acciaio (o in ergal)
8)una cinghia si può strappare
9)se prendi una pietruzza tra puleggia e cinghia, tra larghezza e dentatura la ci resta e sono volatili diabetici...