Ciao!
Eccomi con un breve resoconto e qualche foto della stupenda uscita di sabato nel bel mezzo delle Dolomiti.
Partenza mattutina insieme a due amici, Paolo e Francesco, in direzione Predazzo, dove è fissato l'appuntamento con la compagnia veneta (più o meno). Naturalmente per arrivarci percorriamo la Val di Cembra, già bella assolata, così da stuzzicare tutti i muscoli e farsi trovare belli svegli all'arrivo degli altri, che scendevano da Passo Rolle.
La mia Multi a Predazzo davanti ai trampolini per il salto con gli sci.
Paolo e Francesco e le loro cavalcature.
Arrivano Leniter, Dema72, Aeronick & Zav, il fratello di Aeronick, Fpollak tutti su Multi rosse, insieme ad Aldo su GS1200 e un altro amico di Sandro su Speed Triple (scusate ma per i nomi sono una frana...
) e si parte
- qualcuno su una ruota sola...
Percorriamo con calma la Val di Fiemme e la Val di Fassa fino a Cianacei (ladino per Canazei), intuendo già quale sarà l'andazzo della giornata: traffico come fossimo in città e centinaia di ciclisti a pedalare sulle nostre stesse strade, in maniera per lo più ordinata per fortuna.
Bene, arrivano le curve, quelle vere, la salita.
Primo obiettivo passo Pordoi.
Già alle prime curve resto sbalordito dagli scenari che ci si parano davanti e - manco a dirlo - vengo distanziato dai compagni...
(mi sono pure trovato dietro un tedesco che con una vecchia honda faceva di tutto per farmi innervosire: io non saprò guidare ma lui faceva delle curve...
Provavo a passarlo, ma poi sul ditto apriva la menetta e chi lo prendeva...)
Arrivo anche io in cima al primo passo, pronto ad immortalare tutto ciò che ci circonda.
Vedute da Passo Pordoi.
La stazione a monte della funivia.
Il gruppo al Passo.
E qui pronti a ripartire, siamo solo all'inizio.
Scesi dal Pordoi, si arriva ad Arabba.
Dopo una breve consultazione sul seguito dell'itinerario, decidiamo di prendere per Passo Campolongo.
Quindi subito in sella e via, altre curve, altri tornanti.
A Passo Campolongo una sosta fulminea, giusto per due foto, bisogna arrivare in orario per la motogp in un posticino dove mangiare (quindi verso valle perchè lì televisori...
)
Mentre gli altri si sono già avviati (vedi foto) scatto l'ultima e monto in sella.
Anche il secondo è fatto.
Il terzo è Passo Gardena, dopo il quale arriveremo ad Ortisei per la pausa pranzo, in perfetto orario per la gara.
Dopo aver percorso una cinquantina di metri in senso vietato, prontamente richiamati uno ad uno da un preciso Nonno altoatesino (
), avevamo trovato un localino che pareva buono, ma non vedendo megaschermi, qualcuno ha pensato di chiedere suggerimenti ad un cameriere... Siamo stati indirizzati verso la piazza centrale di Ortisei, dove in effetti c'era in signorile locale con tanto di televisore.
Che fine avrà fatto il gentilissimo cameriere di cui sopra?
Il pranzo è stato ottimo, il condimento della gara anche.
Mi mancano foto dei Multiamici a tavola, ma tanto sapete tutti come sono, piatti abbondanti
e facce contente, sono le foto più frequenti!
Non perdiamo tempo e ci rimettiamo subito in sella, manca l'ultimo Passo per completare il giro e tornare a Canazei.
Nel frattempo le nuvole hanno preso il sopravvento e l'aria in quota si è fatta bella fresca...
Qualche autobus, qualche ciclista, e anche Passo Sella è nostro.
Il ghiacciaio della Marmolada da Passo Sella.
Una volta scesi da Passo Sella ci siamo lanciati verso Passo Fedaia, dove abbiamo anche incontrato Amigu e la sua grigiona tutta scintillante...
Leniter.
Una volta arrivati in cima al quinto Passo dolomitico della giornata, la mia intenzione era quella di salutare i Multiamici e tornare verso casa dalla Val di Fiemme-Cembra...
Anche Fpollak sarebbe dovuto andare verso la Val d'Adige, solo che arrivarci dalla strada più breve sembrava brutto
.
Quindi, su "suggerimento" di Leniter e Fpollak (la mia faccia deve essere stata più o meno
) io Paolo e Francesco siamo rimasti ancora col gruppo per scendere verso il Veneto, da dove avremmo poi preso per il Passo di Valles (e siamo così a sei
) che ci avrebbe riportato a Predazzo.
La stanchezza sul Fedaia cominciava a farsi sentire...
Al contrario dei Multiamici, per me non è stata sempre un'andatura turistica, lo so sono lento...
E così il distacco ad ogni sosta aumentava
Complimenti a tutti voi che con un ritmo del genere vi siete gustati anche i paesaggi.
Non oso immaginare come avreste camminato se non ci fossero stati i ciclisti...
Ma confido sempre che a forza di andare imparerò anche io...
Anche lo scollinamento del Valles e la discesa a Predazzo attraversando il parco di Paneveggio hanno regalato splendide cartoline, colorate dal sole ormai al tramonto e con qualche nuvolone che faceva pensare male...(si è rivelata poi solo scena).
Dopo Predazzo abbiamo perso il mantovano Fpollak che ha proseguito per Ora per prendere l'autostrada.
Invece il nostro rientro a Trento è stato molto divertente, avendo fatto la Val di Cembra dal lato opposto a dove eravamo saliti la mattina.
Appena imboccata ci siamo detti con Paolo e Franz: la si fa con calma, eravamo tutti già belli stanchi...
Ma poi ha vinto la voglia di arrivare a casa il più in fretta possibile e quindi abbiamo tenuto una bella andatura anche nel serpentone di pieghe che da Stramentizzo conducono ad Albiano.
Una volta giunto nel capoluogo del porfido, a pochi chilometri da casa, ero convinto di essere arrivato, ma ero talmente stanco che anche quegli ultimi chilometri mi sono sembrati lunghissimi...
Insomma, una giornata alquanto lunga, ma davvero divertente.
Gli stupendi posti attraversati hanno ripagato in pieno la fatica dei 350 km. Fino ad ora ne avevo sentito parlare, ne avevo letto e visto qualche foto (anche se in fondo non sono così lontani da qui, anzi), ma una volta che ti ci trovi in mezzo è davvero emozionante.
Sicuramente non è gratificante come fare lo stesso giro in bici, ma anche in moto trovo che lasci qualcosa salire e scendere in successione da Passi così celebri e spettacolari.
Contentissimo davvero di aver passato questo sabato in compagnia dei Multiamici e di aver conosciuto altri simpatici ragazzi!
Grazie a tutti della compagnia (e di avermi aspettato ogni volta
)!
Alla prossima.
Ciao
Rino