E la Multi andò in Toscana

-Mi scuso ma ho appena pubblicato un post vuoto per errore. Spero di averlo rimosso.-

Rifaccio:



Ci siamo, tutto è pronto. E' la sera prima della partenza, tutto è pronto. La Multi è carica, tutta regolata e tagliandata pronta ad affrontare 15 giorni in giro per l'entroterra Toscano. Ho deciso per comodità, di non portare la reflex, userò la compatta. Non manca nulla.... tranne il sole. La Lombardia sembra avvolta dalle oscure ombre di Mordor e così la notte (insonne) trascorre con la colonna sonora di una pioggia forte e incessante sul tetto della nostra mansarda. Passo ore guardando il soffitto pensando a come organizzare le tute da pioggia nei bagagli come se dovessi affrontare una trasferta a Capo Nord.
Arriva la sveglia, ci siamo, si parte e non piove più! Chi l'avrebbe mai detto. Imbocchiamo l'autostrada pronti a ricongiungerci con la prima coppia di amici (Honda VFR) con la quale condivideremo i primi giorni di vacanza. Insieme alla Toscana arriva anche il sole e così lasciamo la superstrada Firenze Siena per visitare Monteriggioni.





Splendido paesino medievale all'interno di una cinta muraria perfettamente conservata. E' possibile percorrerne un tratto a piedi, la cittadella è piccola e piena di turisti ed è impossibile fotografare i luoghi senza includere le persone.
Proseguiamo fino a Siena dove ci incontreremo con la seconda coppia di motociclisti (GSXR 750 lui, Street Triple R lei che però ha lasciato a casa per viaggiare in coppia col Suzukista) e finalmente il branco dei "Mai sazi" è al completo!
Raggiungiamo la meta del giorno, il tanto agognato agriturismo con piscina dove le nostre stanche mebra troveranno sollievo. Inutile dire che sui 2Km di "strada bianca" la mia Millona era l'unica a non avere problemi. Pur con passeggero e 3 borse, è stato sufficiente impostare la mappatura su enduro (nel mio cervello......) per guidare rilassati e godendosi lo splendido paesaggio bucolico al tramonto. Arrivo primo e con il sorriso. Gli altri, molto più impegnati, non vedevano l'ora di scaricare i veicoli.





Trascorriamo i giorni seguenti visitando la Val d'Orcia. Che paesaggi incantevoli! E' la quarta volta volta che visito la zona (stavolta da motociclista, non da fotografo) e ogni 5minuti vorrei fermarmi per fotografare ma non si può, metterei a dura prova la pazienza degli altri. Così mi godo la guida su strade ricche di curve dolci, ideale terreno del mio destriero. Faccio notare ai "Mai Sazi" che all'orizzonte si staglia una torre su una collina.





Tetra presenza della rocca di Radicofani, fortezza militare da cui Ghino dui Tacco partiva per le sue scorribande.
Andiamo a visitarla!





Immediatamente ci caliamo nei panni dei personaggi del romanzo Timeline di Michael Crichton, e complici gli accampamenti medievali ricostruiti e l'atmosfera, il viaggio nel tempo è garantito. Consiglio vivamente di visitare oltre alla rocca, anche il paese di Radicofani, gioiello di casette perfettamente in stile e ben tenute.
Dalla rocca scorgiamo il profilo del Monte Amiata che con i suoi 1738mt, svetta su tutto il paesaggio circostante.





Sede di uno dei boschi faggio più estesi d'Europa è per noi assolutamente imperdibile. E così via fino alla vetta con pranzo al sacco nel bosco molto suggestivo.
I luoghi da visitare che conosco sono tatntissimi e (altrettanti saranno quelli a me sconosciuti). Accompagnerò gli amici a vederne solo una piccola parte. E' una vacanza tranquilla, non un tour forsennato, ed è bellissimo anche prendere il sole a bordo piscina con la colonna sonora offerta dalla (splendida) natura circostante, con epilogo in serata davanti a delle fantastiche fiorentine da noi acquistate in macelleria e cucinate nel barbecue dell'agriturismo. La sera va via così, con delle belle bottiglie di rosso che ci porta direttamente tra le braccia di Morfeo..
La storia continua e con essa la Val d'Orcia ci regala i suoi splendidi panorami








Decidiamo di visitare l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore del 1319 che tra le altre cose vanta un chiostro dal porticato completamente affrescato dal Signorelli sulla vita di San Benedetto.









Tra l'altro la strada che percorriamo si affaccia sulle famose Crete Senesi, splendidi calanchi naturali che cambiano aspetto al variare della luce. Paesaggi bellissimi strade fantastiche e tanti colleghi motociclisti. Incontro anche due Multi 1200 (il mio mito,che invidia!).
Ma a proposito di miti, potevamo farci mancare l'Abbazia di San Galgano? La cappella adiacente custodisce la spada nella roccia (quella vera). L'abbazia è sconsacrata, non ha più la volta e sul suo pavimento cresce l'erba, ma che magia, che atmosfera! Sembra vera mitologia celtica o anglosassone.





Le cose da vedere sono troppe, dobbiamo condensare e cos' prima di tornare a casa facciamo una capatina a Siena in occasione del palio e viviamo la cosa dal punto di vista dei senesi. Rumori, folla , partecipazione emotiva alle stelle













Nel corteo storico scorgo il volto di un figurante che, sono quasi sicuro, ha le stesse fattezze di un ritratto di un dipinto che ho visto chissà dove.





Mah! Sarà la suggestione.
Mi colpisce anche una scena di vita in cui alcuni senesi (e 2 turisti incuriositi) evitano la folla ringhiante e guardano il palio che si svolge a 100mt da loro, in tv, comodamente seduti al bar.





Basta, finito! A malincuore si torna a casa con negli occhi tanti ricordi e i progetti per un nuovo ritorno in terra di Toscana. I"Mai Sazi" vi salutano. Ciao a tutti!!!