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Aprilia CapoNord 1200

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2017 12:19
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08/03/2013 14:10
 
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invece dal vivo, l'estetica è abbastanza filante e sportiveggiante [SM=x52768]




REGNO DELLE DUE SICILIE
(N.6976)Regolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina.
Napoli, 20 Settembre 1841

Capitolo XIX
Art.27 - FACITE AMMUINA - All'ordine "Facite Ammuina":tutti chilli che stanno a prora, vann'a poppa e chilli che stann'a poppa vann'a prora; chilli che stann'a dritta vann'a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann'a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann 'ncoppa e chilli che stanno 'ncoppa vann'abbascio, passann' tutti p'ò stesso pertuso; chi nun tien nient'a ffa, s'aremeni a'cca e a 'lla.
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08/03/2013 15:26
 
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Re:
multikatana, 08/03/2013 14:10:

invece dal vivo, l'estetica è abbastanza filante e sportiveggiante [SM=x52768]




quoto dal vivo rende meglio [SM=x52769]
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09/03/2013 13:57
 
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io + la vedo e più mi piace e devo dire che tra le enduro sportive KTM 1190/MTS1200/Capo Nord questa la metto al secondo poto dopo Multi a livello estetico. Inoltre finalmente i colori non sono male.

PS so che molti vedono la ADV non una concorrente di MTS e quindi di CN ma di GS ma io, al di la che tutte queste moto le vedo un po' dello stesso segmento con ovvie differenziazioni, credo che chi vuole una tourer + sportiva della baricentrica GS abbia ora 3 scelte principali tutte valide: ecco, a livello estetico KTM mi sembra decisamente la meno bella.
09/03/2013 14:32
 
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Re:
Parrus74, 09/03/2013 13:57:

io + la vedo e più mi piace e devo dire che tra le enduro sportive KTM 1190/MTS1200/Capo Nord questa la metto al secondo poto dopo Multi a livello estetico. Inoltre finalmente i colori non sono male.

PS so che molti vedono la ADV non una concorrente di MTS e quindi di CN ma di GS ma io, al di la che tutte queste moto le vedo un po' dello stesso segmento con ovvie differenziazioni, credo che chi vuole una tourer + sportiva della baricentrica GS abbia ora 3 scelte principali tutte valide: ecco, a livello estetico KTM mi sembra decisamente la meno bella.



concordo, più la guardo e più mi piace e mi stuzzica, bellissima rossa e come prezzo la versione full è davvero competitiva!!ma quando arriva nelle concessionarie?


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10/03/2013 15:03
 
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ooohhh, finalmente mi ci sono potuto sedere sopra staticamente. [SM=x52768]
tra tutte le pseudo enduroni stradali, questa è quella con il manubrio + vicino alla sella pilota, quindi braccia non totalmente distese come sulle concorrenti, la larghezza del manubrio mi è parsa la stessa di quella della multi1200.
il serbatoio è abbastanza grandicello (24 litri) ma si stringe bene con le cosce ke si divaricano di poco.
in definitiva la posizione in sella mi sembra quella più sportiveggiante tra le enduroni 1200.
alcune plastiche non sono di qualità eccelsa, mentre la verniciatura è ottima.
a proposito dei colori, sono nuovi: rosso, grigio e bianco.
indovinate quale moto 1200 viene venduta con gli stessi colori? [SM=x52781]
a me, esteticamente la cn piace e non vedo l'ora di provarla




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11/03/2013 14:47
 
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http://www.motociclismo.it/aprilia-caponord-1200-consuma-meno-della-dorsoduro-e-ha-i-cv-giusti-moto-54349




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12/03/2013 09:43
 
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Aprilia Caponord 1200
Sono passati 12 anni dal lancio su mercato della prima Caponord, la ETV 1000 presentata nel 2001, che allora riscosse un successo sicuramente inferiore alle importanti doti di guidabilità e comfort che oggi molti le riconoscono.
La casa di Noale rispolvera quel nome che da solo evoca lunghi viaggi e piacere di guida per proporre la Caponord 1200. Il nome identifica la cilindrata cresciuta, che ha nel motore uno degli elementi più significativi: oggi il bicilindrico a V è frutto di un progetto interno, mentre due lustri fa il propulsore era di origine Rotax. Ma la Caponord riserva caratteristiche di rilievo anche quando si fa conoscenza con la sua ciclistica, le sospensioni semiattive (al posteriore però la sospensione è attiva, seppur di tipo a velocità ridotta per questioni di sicurezza) sono una importante novità per l'azienda italiana che qui ha realizzato ben quattro brevetti a tutela del lavoro svolto.

Marco Zuliani: "La Caponord non è una Dorsoduro carenata"
Marco Zuliani (Aprilia Marketing Product) ci spiega che la Caponord non è banalmente una Dorsoduro 1200 carenata. Il motore è rivisto in varie parti, ha due iniettori per cilindro, la doppia accensione e abbatte i consumi del 20% rispetto alla versione supermoto. Sono presenti tre mappe (Touring e Sport con 125 cavalli, Rain con 100).
Il telaio ricalca lo schema della Dorsoduro (traliccio in tubi di acciaio con piastre inferiori in lega leggera), ma ha quote totalmente inedite studiate ad hoc per la Caponord (nuovo è il cannotto di sterzo e il forcellone risulta più lungo).
Di serie sulla versione base troviamo l'ABS, il controllo di trazione, il parabrezza regolabile, i paramani. Sulla più ricca Travel Pack sono presenti anche le borse, il cruise control e le inedite sospensioni elettroniche semiattive.

Andrea Ricci Iamino: "Le sospensioni della Caponord sono una novità assoluta"
E' il responsabile dei servizi elettrici ed elettronici Moto di Aprilia a spiegarci la complessità dell'Aprilia Dynamic Damping (ADD). Andrea è un ingegnere elettronico e la sua grande competenza è necessaria per comprendere la complessità tecnica della nuova maxi italiana.
Nella versione standard, la Caponord è dotata di una forcella rovesciata completamente regolabile con steli da 43mm e monoammortizzatore laterale (forniti da Sachs).
Nell’allestimento Travel Pack queste vengono però sostituite dalle unità semiattive del sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping), sviluppato e brevettato dalla casa di Noale (quattro i brevetti presenti). Il sistema misura l’energia trasmessa al veicolo dalle asperità dell’asfalto, riconosce le fasi di guida (accelerazione, rilascio del gas, frenata, gas costante) e adatta la taratura delle sospensioni in tempo reale, per massimizzare il comfort e mantenere l’assetto della moto grazie ad algoritmi skyhook e acceleration driven damping, già noti nel mondo auto. Il pilota non deve quindi più cambiare il settaggio delle sospensioni e diventare matto col menù di gestione a seconda dello stile di guida o del tipo di fondo.
Ci pensa infatti il potente cervellone elettronico delle sospensioni (la sua centralina è ben più potente di quella del motore!) a variare automaticamente sulla base del frangente di guida la risposta idraulica in compressione e ritorno di forcella e ammortizzatore. Di fatto l'ADD è un MAP BUILDER - come ci spiega l'ingegner Ricci - capace in tempo reale di calibrare alla perfezione la taratura delle sospensioni, migliorando in modo sensibile la stabilità di marcia.
Come dicevamo, il sistema è semiattivo: infatti non è inclusa la variazione del precarico della molla.
A dirla tutta la Caponord si spinge oltre e prevede questa funzione sull'ammortizzatore. Il pilota può infatti scegliere un precarico preciso in base alle condizioni di carico, oppure lasciare che sia la centalina a leggere la variazione di altezza del posteriore e regolare di conseguenza la risposta della molla. In questo caso possiamo affermare che la sospensione posteriore è di tipo attivo.

Tecnologicamente raffinato è anche il controllo di trazione, che prevede due diverse modalità di intervento (brevetto Slip Control). In caso di perdita di aderenza di bassa entità, il controllo si limita a contenere la coppia parzializzando le farfalle, in modo che il pilota non avverta una improvvisa riduzione della potenza erogata. Se invece la perdita di aderenza è violenta e importante, il sistema ritarda l'anticipo dell'accensione.
La Caponord 1200 raggiungerà i concessionari nei prossimi giorni al prezzo di 13.500 euro (15.900 per la Travel Pack). Tre i colori disponibili: grigia, rossa o bianca.
Sempre nei prossimi giorni troverete su Moto.it la nostra prova della versione più ricca e accessioriata della moto di Noale.


La nuova Caponord in pillole
Il frontale è evidentemente derivato da quello di RSV4, ormai pervasivo in casa Aprilia. Si è però lavorato molto in galleria del vento per definire meglio le forme di cupolino e parabrezza regolabile in altezza per conciliare la penetrazione aerodinamica studiata sui modelli sportivi con la protezione del pilota nell’uso turistico, garantita anche da paramani e fianchetti a lato serbatoio. Quest’ultimo è un particolare in nylon realizzato per tecnologia rotazionale con spessori ridotti ed ingombri laterali particolarmente contenuti nonostante i 24 litri di capienza. Che dovrebbero assicurare, per inciso, un’autonomia sempre superiore ai 300km. Tutto nuovo il cruscotto.
Il telaio resta, come su Dorsoduro, la struttura mista tubi d’acciaio/piastre d’alluminio stampato ormai diventata marchio di fabbrica per Aprilia. Naturalmente l’unità è stata profondamente rivista rispetto alla maximotard in termini di quote caratteristiche e robustezze/rigidità. Le attitudini sportive vengono esplicitamente dichiarate dalla coppia di cerchi da 17” in lega leggera di cui è dotata Caponord, gli stessi adottati su RSV4R, con pneumatici da 120/70 e 190/55 all’anteriore e posteriore.
Lo scarico basso già adottato sulla RSV4 consente di integrare facilmente le valige laterali (da 29 litri, in tinta con la carrozzeria) ed è regolabile in altezza proprio per lasciare spazio alle borse. L’impianto frenante è affidato a Brembo, che fornisce dischi flottanti in acciaio di 320 mm e pinze monoblocco a 4 pistoncini e attacco radiale all’avantreno nonché un disco singolo da 240mm al retrotreno, tutti gestiti dall’ABS a due canali di serie.


Motore rivisto
Il propulsore è sostanzialmente lo stesso della Dorsoduro 1200, naturalmente rivisitato tanto nella meccanica che nell’elettronica (ricordiamo la dotazione di acceleratore ride-by-wire con tre mappature ed il controllo di trazione impostabile su tre livelli d’intervento) per rendere più progressiva l’erogazione, aumentare il valore di coppia e migliorare i valori di consumo.
La Caponord 1200 ha una potenza massima di 125 cavalli a soli 8.250 giri, mentre la coppia massima è di 11,7 kgm a 6.800 giri. Sullo scarico è presente la valvola parzializzatrice a controllo elettronico.

http://www.moto.it/news/aprilia-caponord-1200-ha-sospensioni-semi-attive-dotate-di-4-brevetti.html




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12/03/2013 15:37
 
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il prezzo non è male! [SM=x52773]
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12/03/2013 21:54
 
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Il momento è arrivato: dopo averla vista da tutti il lati nelle foto ufficiali (cliccate qui per la Mega gallery), ecco in anteprima le impressioni di guida dell’Aprilia Caponord 1200, che abbiamo testato in Sardegna. Per noi c’era Fabio Meloni, che ci racconta come va una delle moto più attese dagli appassionati. Un test un po’ sfortunato, per quanto riguarda il meteo, ma comunque in grado di farci capire che la Caponord 1200 è… uscita bene e che le sospensioni attive non sono solo un gadget di gran moda in quest’ultimo periodo. Ma lasciamo la parola a Fabio.

FACILE DIVERSTIRSI IN TUTTA COMODITÀ
É uscito il sole, ora. Ora che siamo sul pulmino che ci accompagna all'aeroporto. Prima, in sella alla Caponord, pioggia, temporale, vento. Giusto 10 km di asciutto su 150 complessivi di test. Il lato positivo? Abbiamo apprezzato un motore molto dolce ed elastico, una ciclistica intuitiva e maneggevole e una buona -ottima- protezione. Alla fine, tale é la capacità di questa nuova Aprilia di risultare immediata e amichevole, che anche sotto l'acqua quasi ci siamo divertiti. Non solo per merito della ciclistica, ma anche dell'elettronica.

CON L’ELETTRONICA AMICA DIVENTA SPORTIVA
Il Controllo di trazione regolabile non é mai invasivo e ha una dolcezza di intervento esemplare, l'ABS dà sempre sicurezza e permette di sfruttare senza ansie, in condizioni difficili, un impianto frenante potente. E le sospensioni? Finché si guida piano si fanno appena notare. Le sconnessioni filano via senza che te ne accorga, ma la guida rimane quella che ti aspetti, nessuna sorpresa. Le abbiamo apprezzate davvero in quei pochi km di... semiasciutto, dove abbiamo potuto guidare con maggior disinvoltura. Emerge una moto con un assetto molto confortevole, che come per magia si lascia maltrattare come fosse una sportiva senza scomporsi. Viaggi sul velluto e freni forte. Cambi direzione con convinzione. Acceleri senza riguardi. É una sensazione tanto strana quanto piacevole. Che forse, anzi sicuramente, ci saremmo goduti sempre più, se solo non avessimo esaurito così in fretta l'asfalto “buono”.

PREZZI E DISPONIBILITÀ

•Aprilia Caponord 1200 “touring pack” (con borse laterali, cavalletto centrale, sospensioni elettroniche, ABS, controllo di trazione e cruise control di serie): 15.900 fc, già vendita
•Aprilia Caponord 1200 “base” (con Abs e controllo di trazione): 13.500 fc, già in vendita

http://www.motociclismo.it/aprilia-caponord-1200-magiche-sospensioni-attive-moto-54375




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12/03/2013 22:47
 
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13/03/2013 01:07
 
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Sinceramente sembra una brutta copia della multi, linee pesanti e cupolino inguardabile, oltretutto pesa una tombola, la base fa 214 kg esclusi liquidi e batteria, quindi su strada si avvicinerà ai 250 kg, fuori dalle sue concorrenti dirette.
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13/03/2013 14:53
 
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La prova su strada della Aprilia Caponord 1200 Travel Pack
Cagliari (Sardegna) - C'è scompiglio nella tribuna VIP del settore E. Le solite facce, conosciute dal grande pubblico, hanno preso posto da un pezzo, quando sulla scena irrompe una tipa presuntuosa. E' convinta delle sue ragioni e pretende una poltrona in prima fila. Robe da matti, alcune hanno impiegato 30 anni per farsi un nome, altre hanno puntato sul glorioso trascorso sportivo di rosso (o di Rossi...) vestito per fare breccia nel cuore dei loro fan, mentre la nostra amica vanta solo un'omonimia con una lontana parente.
Il settore E - l'avete capito da un pezzo - è quello delle enduro stradali e la nostra nuova conoscenza è la Caponord 1200, che di ragioni pare averne tante quanti sono i brevetti che coprono il lavoro svolto dagli ingegneri e dai tecnici di Noale.

La Caponord è una vecchia conoscenza degli appassionati del marchio veneto; sono infatti passati 12 anni dal lancio su mercato della prima Caponord, la ETV 1000 presentata nel 2001, che allora riscosse un successo sicuramente inferiore rispetto ai tanti pregi che aveva e che oggi tutti le attribuiscono.
La moto di oggi è tutta nuova. Nel motore, nella ciclistica e nello spirito. Prova ne sia che l'avantreno rinuncia alla ruota da 19" per adottare un cerchio da 17", certo più intonato alla guida sportiva. Il bicilindrico è inedito, deriva da quello montato sulla Dorsoduro 1200 e segna una svolta rispetto a quello che fu della ETV 1000: è frutto di un progetto interno del Gruppo Piaggio (a cui fa capo Aprilia) mentre due lustri fa il propulsore era di origine Rotax. Ma la Caponord riserva caratteristiche di rilievo anche quando si fa conoscenza con la sua ciclistica. Le sospensioni semi-attive sono una importante novità per l'azienda italiana che qui ha concentrato ben quattro brevetti a tutela del lavoro svolto.
La Caponord 1200 raggiungerà i concessionari nei prossimi giorni al prezzo di 13.500 euro (15.900 per la Travel Pack). Tre i colori disponibili: grigia, rossa o bianca.

Stessa faccia, stessa razza
Il popolare adagio greco si adatta alla perfezione alla Caponord che della RSV4 non ricalca solo lo stile della faccia, appunto. Come vedremo, le due moto appartengono alla stessa razza. Comune è infatti il loro DNA che le vede svettare, nei rispettivi ambiti, a livello dinamico grazie a una guida tremendamente efficace e redditizia. Il frontale somiglia a quello della superbike RSV4, si è però lavorato molto nella galleria del vento per definire le forme del cupolino e del parabrezza regolabile al fine di offrire una buona protezione dall'aria. Il serbatoio è stretto tra le gambe del pilota e contiene 24 litri, sufficienti a garantire una valida autonomia.
Potenza e coppia da vendere
Il propulsore è parente di quello montato sulla Dorsoduro 1200, ma viene rivisitato tanto nella meccanica quanto nell’elettronica (ricordiamo la dotazione dell'acceleratore ride-by-wire con tre mappature e il controllo di trazione impostabile su tre livelli d’intervento) per rendere più progressiva l’erogazione, aumentare il valore di coppia e migliorare i valori di consumo. Dispone di 1.197 cc e ha misure superquadre (106 x 67,8 mm alesaggio e corsa).
Il motore è rivisto in varie parti, ha due iniettori per cilindro, la doppia accensione e abbatte i consumi del 20% rispetto alla versione supermoto (dato dichiarato che ci riserviamo di verificare). La Caponord 1200 ha una potenza di 125 cavalli a soli 8.250 giri, mentre la coppia massima è di 11,7 kgm a 6.800 giri. Sullo scarico è presente la valvola parzializzatrice a controllo elettronico. Lo scarico basso già adottato sulla RSV4 consente di integrare facilmente le valige laterali (da 29 litri, in tinta con la carrozzeria) ed è regolabile in altezza proprio per lasciare spazio alle borse.

Ciclistica ad hoc
La Caponord non è banalmente una Dorsoduro 1200 carenata. Il telaio ricalca lo schema della supermoto (traliccio in tubi di acciaio con piastre inferiori in lega leggera), ma ha quote totalmente inedite studiate ad hoc per la Caponord (nuovo è il cannotto di sterzo e il forcellone risulta più lungo). Di serie sulla versione base troviamo l'ABS, il controllo di trazione, il parabrezza regolabile, i paramani. Sulla più ricca Travel Pack (che vedete nelle foto della nostra prova) sono presenti anche le borse, il cavalletto centrale, il cruise control e le inedite sospensioni elettroniche semi-attive.
Nella versione standard, la Caponord è dotata di una forcella rovesciata completamente regolabile con steli da 43mm e monoammortizzatore laterale (forniti da Sachs). Nell’allestimento Travel Pack queste vengono però sostituite dalle unità semiattive del sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping), sviluppato e brevettato dalla casa di Noale (quattro i brevetti presenti). Il sistema misura l’energia trasmessa al veicolo dalle asperità dell’asfalto, riconosce le fasi di guida (accelerazione, rilascio del gas, frenata, gas costante) e adatta la taratura delle sospensioni in tempo reale, per migliorare il comfort e la stabilità; inoltre mantiene l’assetto della moto grazie agli algoritmi sky-hook e acceleration driven damping, già noti nel mondo auto (dove l'indice di difettosità degli apparati elettronici è prossimo all zero per ragioni di sicurezza; si tratta di una garanzia fondamentale che vale anche per l'apparato di bordo della Caponord).
All'atto pratico - e questa è la grande innovazione della nuova Aprilia - il pilota non deve quindi più cambiare il settaggio delle sospensioni e diventare matto col menù di gestione a seconda dello stile di guida o del tipo di fondo.
Ci pensa infatti il potente cervellone elettronico delle sospensioni (la sua centralina è ben più potente di quella del motore) a variare automaticamente sulla base del frangente di guida la risposta idraulica in compressione e ritorno di forcella e ammortizzatore. Di fatto l'ADD è un map builder capace in tempo reale di calibrare alla perfezione la taratura delle sospensioni, migliorando in modo sensibile la stabilità di marcia.
Come dicevamo, il sistema è semiattivo: infatti non è inclusa la variazione del precarico della molla anche se, a dirla tutta, la Caponord va oltre e implementa questa funzione sull'ammortizzatore. Il pilota può infatti scegliere un precarico preciso in base alle condizioni di carico, oppure lasciare che sia la centalina a leggere la variazione di altezza del posteriore e regolare di conseguenza la risposta della molla. In questo caso possiamo quindi affermare che la sospensione posteriore è di tipo attivo.
I cerchi sono da 17 pollici e sono realizzati in lega leggera, gli pneumatici misurano 120/70 e 180/55 all’anteriore e posteriore (la moto in prova è equipaggiata con i Dunlop Sportmax Qualifier II). L’impianto frenante è affidato a Brembo, che fornisce dischi flottanti in acciaio da 320 mm e pinze monoblocco a 4 pistoncini e attacco radiale all’avantreno nonché un disco singolo da 240mm al retrotreno, tutti gestiti dall’ABS a due canali di serie.
Il peso a secco è di 214 kg (228 per la Travel Pack) ed è interessante notare come Aprilia sia riuscita a contenere due misure a cui dà importanza chi usa la moto in viaggio: la sella è a soli 840 mm da terra, mentre la larghezza della moto con le due borse laterali è contenuta in soli 908 mm.
Controllo di trazione intelligente
Tecnologicamente raffinato è anche il controllo di trazione, che prevede due diverse modalità di intervento da parte del sistema (brevetto Slip Control). In caso di perdita di aderenza di bassa entità, il controllo si limita a contenere la coppia parzializzando le farfalle, in modo che il pilota non avverta una improvvisa riduzione della potenza erogata. Se invece la perdita di aderenza è violenta e importante, il sistema ritarda l'anticipo dell'accensione. Il controllo di trazione è settabile su tre livelli di intervento ed è escludibile al pari dell'ABS.

La nostra prova su strada
Il forte nubifragio che ha colpito la Sardegna nei giorni della prova non ci regala le migliori condizioni per prendere confidenza con una maxi moto sportiva, ma ci fornisce una volta di più il riscontro sulle notevoli doti dinamiche raggiunte dalle Aprilia degli ultimi anni.
La Caponord 1200 non è la più leggera della categoria, ma questo lo si avverte solo a motore spento. Perché in movimento poche enduro stradali vantano la grande manovrabilità dell'ultima nata dalle parti di Noale.
L'ergonomia è sicuramente valida e consente anche ai meno alti di controllare facilmente la situazione. L'apriliona ha fianchi stretti e un bel manubrio XL che dona tanto controllo. I comandi sono morbidi e precisi, fatta eccezione per quello idraulico della frizione che è decisamente tosto ma si fa perdonare con uno stacco preciso. Perfetto il cambio, ben rapportato (a 130 km/h indicati, corrispondenti a 122 effettivi, il motore gira a soli 4.700 giri in sesta) e con una corsa brevissima.
Anche la gestione dei cavalli per mezzo dell'acceleratore ride-by-wire è di una semplicità esemplare. Delle tre mappature (Touring e Sport da 125 cavalli, Rain da 100) abbiamo preferito decisamente la Touring; la Sport regala una risposta troppo brusca, mentre la Rain ci è parsa superflua. Il motore ha un'erogazione sempre piena ma lineare e in più c'è un controllo di trazione perfettamente tarato, il tutto rende superfluo castrare il motore anche in presenza di forti piogge.
Il bicilindrico Aprilia ha un bel carattere. E' regolare anche in basso, riprende con decisione dai 2 ai 4.000 giri, a 5.000 si schiarisce la voce e a 6.000 giri pianta la sua sfuriata sino ai 9.000 giri di intervento del limitatore (peraltro molto dolce, non ti fa piantare i gioielli di famiglia contro il serbatoio come spesso succede).
I tecnici hanno svolto un ottimo lavoro anche sul sound della moto, pieno e personale, a tratti cupo come quello di un bel V8. Il motore passa il nostro esame con un votone, non ci sono appunti da fargli: il ragazzo ha studiato e si merita la promozione. La menzione di lode la diamo invece alla ciclistica, in particolare alle sospensioni semi-attive della Caponord 1200. Qui gli ingegneri di Noale si sono superati, creando un sistema molto vicino alla perfezione.
Non ci sono setting da impostare, che tanto sono in pochi a usarli, anche dopo averli pagati dei bei soldini. E' l'ADD che legge le condizioni della strada, lo stile di guida, le frenate e le accelerazioni e di conseguenza regola l'idraulica di forcella e ammortizzatore in modo praticamente istantaneo.
Tradotto significa che quando andiamo a pinzare forte, la forcella reagisce dando tanto sostegno e affondando davvero poco. Ma basta rilasciare il freno e iniziare la curva per percepire nuovamente la grande scorrevolezza delle sospensioni in presenza di sconnessioni. La moto digerisce così allo stesso modo i tratti rovinati come la guida più decisa, adeguandosi alle situazioni più diverse in tempo reale. Ci guadagna anche la frenata, che incontra un assetto stabile anche sull'asfalto peggiore e impedisce così l'intervento inopportuno dell'ABS.
La prova del nove è stata la guida sul bagnato: grazie alla ciclistica a punto e alle sospensioni semi-attive il piacere di guida e la sicurezza sono state di poco inferiori a quelle che di solito ci accompagnano sull'asciutto. Quando poi sole e vento hanno asciugato la strada, abbiamo scoperto la vera indole della Caponord 1200.
Una moto comoda e protettiva, che all'occorrenza sfodera il codice genetico della sua razza.


Pregi
Sospensioni semi-attive efficaci | Motore e cambio | Comfort | Frenata con ABS | Controllo di trazione

Difetti
Frizione dura | Strumentazione: mancano le info sul consumo e l'indicazione della temperatura esterna

http://www.moto.it/prove/aprilia-caponord-1200-test.html




REGNO DELLE DUE SICILIE
(N.6976)Regolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina.
Napoli, 20 Settembre 1841

Capitolo XIX
Art.27 - FACITE AMMUINA - All'ordine "Facite Ammuina":tutti chilli che stanno a prora, vann'a poppa e chilli che stann'a poppa vann'a prora; chilli che stann'a dritta vann'a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann'a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann 'ncoppa e chilli che stanno 'ncoppa vann'abbascio, passann' tutti p'ò stesso pertuso; chi nun tien nient'a ffa, s'aremeni a'cca e a 'lla.
Ordine: "FACITE AMMUINA"
N.B.:da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno
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13/03/2013 17:44
 
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Parlato oggi con un mecca (indipendente) che ha contribuito ai collaudi: dice che a livello sospensioni elettroniche CN sarà superiore a tutte, da MTS a KTM a BMW.
Mi sembra di capire che non avranno bisogno di alcuna regolazione, ma si autoadatteranno da sole.
I prezzi saranno quelli già pubblicati poco più di 13.000 la base, poco più di 16.000 quella con borse e travel pack.
Dato che ha l'ant. da 17 per me è sicuramente preferibile alla KTM. La GS ha un'altra destinazione. Direi proprio che è la vera competitior della MTS.
Solo che a livello di immagine e marketing sono due mondi distantissimi ed è incredibile che Aprilia, che da sempre fa moto eccezionali, non riesca a presentarle decentemente nel mercato [SM=x52787] [SM=x52788] [SM=x52789] [SM=x52790]

[SM=x52784] [SM=x52784] a fine mese arriva dal conce a TV e andrò a provarla [SM=x52784] [SM=x52784]

[Modificato da Leniter 13/03/2013 17:45]





"La multistrada (620-1000-1100) e' una moto fantastica ma con una bellezza piu' cerebrale,
che solo una particolare categoria di motociclisti ha capito ed apprezzato"
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13/03/2013 17:50
 
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La forcella anteriore è simile a quella della MTS, mentre il mono è Attivo, cioè l'elettronica rgola non solo la compressione e l'estensione, ma anche il precarico molla.
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13/03/2013 17:57
 
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....prove su giornali.....solo parole......ho smesso di credere (ma non di leggere) a quello che scrivono sulle riviste! Senza provarla al momento solo una certezza.....come tutte le Aprilia il consumo sarà, a parità di utilizzo, più elevato delle concorrenti.







14/03/2013 00:10
 
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Re:
Leniter, 13/03/2013 17:44:



[SM=x52784] [SM=x52784] a fine mese arriva dal conce a TV e andrò a provarla [SM=x52784] [SM=x52784]




siamo in due!!!!! [SM=x52784] [SM=x52784] [SM=x52784]
14/03/2013 08:27
 
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Mi piace molto!
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25/03/2013 14:55
 
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Re:
Umbe67, 25/03/2013 14:20:

Sabato scorso ho potuto scrutarla dal vivo e salirci in sella dal mio amico conce Yamaha-Aprilia.
In attesa del giudizio comparativo dei [SM=x52783] esprimo queste prime impressioni personali, estetiche e al tatto:
- Sicuramente più gradevole dal live che in foto.
- Competitor della MTS, della Triumph Tiger e, al limite, della KTM SMT ma non certo del GS, del KTM Adventure, del Supertenerè, della Stelvio e della Triumph Explorer.
- Forme nuove ma che nel contempo danno l'idea che il progetto era pronto da 2-3 anni, poi messo in naftalina per puntare le risorse economiche, con molta sagacia, sulla Dorsoduro 1200...
- Monta i Dunlop Sportsmart (è l'unica cosa che avrei fottuto per la mia MTS.. [SM=x52779] ).
- Scarico orribile (meglio la canna fumaria della mia stufa a pellet).
- Cupolino insufficiente (per i più alti).
- Posizione di guida racing, scomoda a causa dell'inclinazione dei piedi sulle leve (di sicuro per i più alti e non atletici come me).
- Finiture buone con plastiche ben assemblate.
- Interessante il brevetto Aprilia e l'affinamento delle sospensioni semiattive posteriori (dai dati tecnici dichiarati).
In definitiva, mi piace molto di più del nuovo GS e sono convinto che il mercato la apprezzerà (soprattutto per il prezzo e nonostante il grandissimo ritardo con cui l'hanno presentata nel segmento e, a quanto sembra, delle consegne).
La MTS, però, è di un altro pianeta e quando son tornato a casa me la sono coccolata... [SM=x52775]

Umberto [SM=x52783]




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20/04/2013 14:18
 
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provata stamattina dal concessionario......

che dire???? [SM=x52787] mah ...lasciamo stare [SM=x52777]

bel motore, molto comoda, bella strumentazione, sospensioni comode...ma..............


e un cancello!!!!!!!!! [SM=x52797] [SM=x52797] [SM=x52797] [SM=x52797] [SM=x52797] [SM=x52797] [SM=x52797] [SM=x52797]

ha una ciclistica peggio della dorsoduro 1200, la pesantezza si sente tutta e nei cambi di direzione ha una inerzia impressionante [SM=x52789]

sarà che vengo dalla mia kappetta ma la 1200 l'ho provata ed è tutta un'altra storia [SM=x52782] [SM=x52784] [SM=x52783]

per fare viaggi non deve essere male..ha anche il cruise control, provata anche su strada rovinata non si sente nulla ma....

per me è " nù bandone" [SM=x52779] [SM=x52779] [SM=x52779] [SM=x52780]


peccato perchè è anche carina e molto comoda..ma non fa per me [SM=x52794]


al contrario (anche se è un genere diverso) mi è piaciuta parecchio l'agilità della nuova hyper...è veramente un giocattolo [SM=x52783]




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21/04/2013 12:52
 
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provata questa mattina......
Che dire condivido alcune cose dette da gessista però arrivare a dire che è un cancello ce ne vuole. [SM=x52777]
La moto pesa e questo purtroppo si sente, non è sveltissima nei cambi di direzione e mi è sembrata un pochino dura da far scendere in piega però tiene la strada da paura ed è molto rigorosa in percorrenza.
Ho provato il modello con le sospensioni elettroniche e devo dire che fanno veramente un ottimo lavoro.
Per mettere in crisi il mono posteriore devi aprire violentemente il gas e la senti pompare davvero pochissimo. Ma bisogna davvero esagerare altrimenti se si guida pulito il mono fa un lavoro egregio e l'elettronica è davvero sopraffina.
Cavolo si riesce ad uscire davvero forte con un controllo di trazione di questo livello.
Voglio precisare che posseggo una Ktm Adventure 990 (quella vera di Adventure non la 1190 [SM=x52769] ) e di moto con il controllo di trazione ne ho provate poche però con questa Caponord si esce di traverso dalle curve nemmeno fossi Marc Marquez. Certo non era farina del mio sacco ma faceva tutto l'elettronica però bisogna saperla usare e prenderci confidenza.
Ho visto che bastava guidare pensando come se non si avesse il TC e la moto usciva dalle curve facendo degli ottimi traversi controllati!!!!
Il controllo di trazione mi stupì in negativo quando provai il Diavel ma sicuramente ora hanno fatto passi da gigante e sono migliorati tantissimo.
Voglio provare nuovamente la Multistrada e la nuova Ktm 1190 per verificare come sono i loro controlli di trazione e le doti di guida e mangevolezza anche se sono sicuro che saranno superiori alla Caponord. Forse Solo l'elettronica della Caponord potrà essere superiore.
Non la comprerei perchè adoro il fuoristrada, il deserto africano mi affascina da morire e non vedo l'ora di tornarci in sella alla mia ktm Adv ed esteticamente non mi piace, però in Aprilia hanno fatto davvero un ottimo lavoro.
Ah dimenticavo c'è anche la frizione antisaltellmento anche se non mi ha entusiasmato!
Spero di non avervi annoitati!! [SM=x52767]
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