Attualmente, sto utilizzando un Arai Chaser V Pro. Il visierino esterno parasole è molto più comodo di quel che pensavo; a me non si è mai chiuso per effetto dell'aria, quando aperto completamente fa uno scatto e non c'è modo di chiuderlo neanche forzando con le mani.
Tra i vari, in soffitta, ho Shoei e Schubert ma, da quando ho preso questo Arai ho subito pensato che fosse la piena espressione della meticolosità giapponese e che valesse il prezzo (ho comunque preso un modello della stagione precedente, pagandolo molto meno del prezzo pieno).
Da nuovi, quasi tutti i caschi sembrano fantastici... con l'uso e il passare del tempo però, molti si "trasformano" (in peggio).
Non so di quanti caschi si trovi qualsiasi pezzo anche a distanza di anni, del Quantum di mio fratello si trova ancora tutto.
Un'altra cosa non comune è la disponibilità di rivestimenti interni e guancette di spessore aumentato o diminuito per perfezionare la calzata.
Una cosa che "scoraggia" tanti (anche alcuni miei amici) è la classica chiusura a doppio anello.
E' il primo Arai che prendo, nonchè il primo casco con quella chiusura (ho sempre avuto caschi con chiusura/apertura rapida, fin dai primi Nolan negli anni 80...) e devo ammettere che, le prime volte (soprattutto quando lo si prova in negozio...) qualche imprecazione può uscire; dopo alcune uscite l'operazione diventa naturale e velocissima.
Dopo, vale il detto "ognuno ha la sua testa"... in tutti i sensi...😆😉
Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media. C.Bukowski