Poche semplici regole, con tanto di punteggi, per riconoscere il DNA del Vero Motociclista, quello duro e puro, e distinguerlo dai TMaxisti, risvoltinisti e fighetti da bar.
Non basta andare allo chalet del passo tutt’intutati con l’ultimo modello di superturbo giapponese, e nemmeno farsi il culo piatto a forza di macinare chilometri su e giù tra Capo Nord e Capo Horn, il Vero Motociclista lo si riconosce soprattutto… quando la moto è ferma in garage. Ve la ricordate quella pubblicità di un’auto Honda in cui Valentino Rossi, ai tempi pilota dell’ala dorata, al semaforo apriva la portiera e metteva il piede in terra? Ecco, anche senza arrivare a tanto, ci sono comportamenti inequivocabili che svelano il dna del Very Biker Inside.
In auto #1
Siete in macchina appunto, incolonnati al casello in un giorno in cui le partenze saranno state anche tanto intelligenti, ma i partenti parecchio meno. Guardando negli specchietti vedete sopraggiungere un motociclista in tuta di pelle guanti stivali e sottocasco, con l’acqua del radiatore pronta per buttarci la pasta, e con la passeggera praticamente liquefatta dai 38 gradi all’ombra (percepiti 120). Se vi spostate per cedergli il posto in coda, avete guadagnato 5 punti. 10 se fate la manovra in maniera così plateale da riuscire a convincere a fare altrettanto anche alla fila di vacanzieri in camper davanti a voi. (il fatto che siate in macchina dovrebbe essere in contraddizione col fatto di essere un Vero Motociclista, ma facciamo che siete andati a prendere forcelle pressurizzate, cilindri maggiorati, e treni di slick, ok?)
In auto #2
Siete sempre in macchina (vabbè, nessuno è perfetto, e poi avevate
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