Argomento spinoso e di non facile soluzione, si scontrano principi etici, morali e religiosi.
In linea di massima sono d'accordo perchè altrimenti si porrebbe in essere una forma di razzismo nei confronti delle donne e, siccome le nostre costituzioni prevedono la parità tra i sessi, questo non è permesso.
Al tempo stesso però, per onestà intellettuale, mi pongo il problema di come giustificare l'obiezione di coscienza rispetto all'applicazione di altre leggi che esistono nei nostri Stati.
Penso al caso dell'aborto e del matrimonio tra persone dello stesso sesso per le quali, i medici o i Sindaci cattolici, rivendicano la possibilità di non adempiere per motivi religiosi.
Oppure quelli che in nome del proprio pacifismo rivendicavano la possibilità di non rispondere all'obbligo del servizio militare.
Non è facile una risposta univoca e oggettivamente sostenibile.
[Modificato da automedonte 25/05/2016 12:55]