Re: Re:
Scritto da: automedonte 09/05/2006 12.02
sostanzialmente intendi dire che:
"Un tubo è sempre un tubo"
Se Ti sente Multimario Ti mangia
gh.....
premesso che 30 anni fa fa ero giovane.
Ora sono mezzo tamarro ed abbastanza rinco...
ma ogni tanto il mononeurone ha spazzi di lucidità e montare per una volta uno scarichetto corto corto, non silenziato che scarica sotto la portiera con l'amianto intorno e fare
mezzo metro di fiammate a ogni rilascio piacerebbe un pochino anche a me
C'e' da dire che se lo faccio io e' una figatona, se lo fa un'altro una truzzata, ovvio... ;-DDDDD
Passando al 2 tempi, lo scarico ad espansione e' semplicemente un sistema per estrarre rapidamente i gas combusti, generando poi un'onda di ritorno, altro non è che un cono e un controcono.
In questo modo, si realizza una sovralimentazione del motore che, nel caso dei motori da competizione (Cagiva 500 sul quale ho dei dati) puo' tranquillamente arrivare a 0,6 bar relativi.
L'andamento delle pressioni nel collettore di scarico nel cilindro, tra tubo dritto, cono divergente ed espansione (cono divergente piu' cono convergente) e' eccezionalmente diverso, a grandissime linee tanto per descrivere ulteriormente il fenomeno anche se non c'e' bisogno, abbiamo un aumento di pressione inziale, una depressione e un'altro aumento di pressione dato dall'onda di ritorno.
In tutti e tre i casi l'aumento di pressione dato dall'evacuazione e' abbastanza paragonabile come entita', la depressione seguente e' appena accennata nel primo caso, tubo dritto, ben evidente neigli altri due casi, dove il cono divergente si fa sentire sull'estrazione dei gas, quindi l'onda di contropressione, minima nei primi due casi e molto evidente nell'ultimo, come ovvio che sia vista la presenza del cono convergente o del controcono ed e' quella che fornisce le
condizioni di sovralimentazione.
Spero che vi rendete conto che qualsiasi bufalo puo' progettare un 4 tempi che va piu' o meno bene, mentre chi progetta un 2 tempi o e' un artista o produce un cesso?
E' davvero bellissimo lo studio dei travasi e delle altezze, tempo fa mi facevo i calchi e mi calcolavo il tempo area per cercare di ottenere il massimo, ed effettivamente a livello di performance pura arrivavo a risultati decenti.
C'era qualche problema di fruibilita' pero', ricordo come andava
l'Hiro 125 dell'Ancillotti che avevo modificato, aveva la potenza sufficente per spingere il mezzo fino all'entrata in coppia, violentissima, in prima, seconda e terza marcia, in quarta no, o ci arrivavi dalla terza o dovevi sfrizionare o scalare se riprendevi da bassi giri.
Pero' se lo tenevi in coppia sempre andava piu' dei 250, e la potenza pura e' l'unica cosa che conta.
E calibrare tutto non e' facile, l'altezza dello scarico deve essere tale da evacuare ed abbassare la pressione in camera ad un valore uguale o minore a quella del carter pompa per effettuare il lavaggio.
E la disposizione delle luci tale da effettuare il lavaggio con una fronte dei gas freschi che si misceli il meno possibile con quelli esausti mentre li spinge nella luce di scarico.
(cfr il Comprex in F1).
E' ovvio che perche' questo succeda la pressione dei gas freschi deve essere talmente potente da farlo rapidamente.
E questa pappardella inutile e' solo per dire quanto l'espansione diventa fondamentale in caso di ricerca di elevate potenze, per fare un lavaggio corretto dobbiamo farlo molto energicamente, ma se lo facciamo cosi', per inerzia, ne buttiamo fuori una parte consistente, e senza espansione non c'e' alternativa...
L'espansione invece quando e' accordata arriva con uno schiaffone che lo impedisce all'ultimo addirittura aiutando prima il lavaggio e tappando di fatto lo scarico quando e' finito, mentre l'inerzia da entrambe le parti (aspirazione e scarico) genera la sovrappressione "intrappolando" il massimo all'interno del cilindro, possiamo considerarlo un sistema di sovralimentazione come il compressore per il 4t.
E il rumore di scarico e' in effetti una delle musiche piu' belle che si possano ascoltare, l'espansione sottile, per quanto silenziata, ha un timbro metallico davvero entusiasmante fin dal regime di minimo che appare magnificamente scarburato e irregolare fino all'entrata in coppia dove tutto comincia a funzionare come deve urlando al mondo cosa e' capace di fare.
E scusate tutte le ripetizioni inutili, ma i 2t mi piacciono tanto e volevo scrivere il perche', e' una cosa che mi porto dietro da quando sono piccino.
Mi avevano messo su un Maico 250, io sapevo poco (non che sia migliorato molto...) e nemmeno avevo una vaga idea di questi fenomeni.
Andavo e tiravo fino a quando il motore calava la spinta, e poi
cambiavo, dai un giro, dai un'altro quell'affare impressionante andava come un fulmine poi mi fermo e mi dicono che andavo sottocoppia!!
Riprovo su asfalto a tirare e non mi sono mai cagato addosso tanto in vita mia, dopo un leggero calo che io pensavo fosse il suo limite e' entrato in coppia con una violenza che mi ha quasi strappato il manubrio dalle mani e per un nulla non mi sono capottato 25 volte, vabbe' che erano tanti anni fa, ma quella moto era di una violenza tale da lasciare veramente impressionati su asfalto, su pista sterrata era semplicemente una punizione divina.
A caso poi ho cercato di capire tutto su questa per me inconcepibile variazione istantanea di potenza in base ai giri, e mi e' piaciuta talmente che non sono mai piu' riuscito a rinunciarvi, la delta Turbo l'ho presa per quello, e' l'unica auto che ho trovato simile a una moto incazzata, e la moto, se sufficentemente spaventosa, e' la vita.
perdonate la prolissità...
ma...
un tubo è un tubo....
:-)