Erano aaaaannnni che non mi divertivo così.
Cari tutti
Non so se è corretto ma ho pensato che la discussione precedente fosse ormai superata nel titolo dall'evolversi degli eventi. Quindi ne ho aperta una nuova per raccontarvi la prima gita fuori porta con la MTS...
Piazzato il pupo. Nonno Renato e i suoi fratelli. I "suoi" sono del pupo.
Lasciamo Roma nel pomeriggio. SS Cassia verso Viterbo, poi Bolsena, Pitigliano, Manciano e infine a Poderi di Montemerano. Conosco un'ottima locanda che ha anche 3 confortevoli camere da letto.
Togliamo il bauletto posteriore (in città è comodo ma in generale non mi piace) e lasciamo solo le borse laterali. Il Garmin, insopportabile, era meglio che lo lasciavo al precedente proprietario chiedendo un ulteriore sconto.
Si parte. Il tempo è un po' nuvoloso.
Rosita mi dice di stare comoda. Per tutti e due la posizione è completamente diversa dalle solite coricate in avanti (kamasutra docet).
Per me la presa del manubrio è ottima, non stanca le braccia. Le gambe sono piegate al punto giusto. Le pedane perfette forse manca appena un po' di grip per non far scivolare troppo gli scarponcini.
G.R.A. poi Cassia, il riparo dal vento è inferiore rispetto alle precedenti moto; si sente (stai in moto, vorrei vedere) ma non da fastidio. Passata Viterbo, si prendono delle provinciali bellissime verso Pitigliano.
Il motore è superbo riprende da qualsiasi regime. Il bicilindrico pompa che è una bellezza. Che differenza rispetto un plurifrazionato. Non ricordavo più la botta ai bassi. Ha questa coppia che puoi utilizzare subito. Si sentono appena delle vibrazione al manubrio su 3/4 mila giri. Mai niente di fastidioso.
La ciclistica è fantastica. Entri in curva e piega che neanche te ne accorgi. Apri il gas ed esci fuori, sempre con un controllo totale su tutto.
Ci siamo divertiti tantissimo. Era tanto tempo che non provavo simili sensazioni, motociclisticamente parlando.
Il K1200 è stata veramente una limousine con un tiro incredibile che sembrava non finisse mai. Ma è una moto impegnativa. Il peso e la potenza non ti permettevano distrazioni. Oltrettutto non ho neanche il manico per gestire una potenza simile.
Il multistrada è più sbarazzina, ha la potenza necessaria per fare tutto ed ha una ciclistica perfetta. WOW!
Arriviamo a Montemerano, aperitivo e scendiamo presso la nostra locanda a Poderi. Devo declamare la cena perchè è stata all'altezza della motocicletta:
Pici al ragù di cinghiale, sedanini fatti in casa al pomodoro speziato, tagliata di manzo, spezzatino di cinghiale, il tutto innaffiato da un morellino di scansano con un ottimo rapporto qualità prezzo. Poi tirami su ed un dolce caldo al cioccolato crosta esterna ma fluido all'interno con gelato. Qui un passito locale.
Sigaretta e una grappa bianca amabile.
Grande armonia con il gestore e la moglie tanto è che ci invitano a cenare con loro dopo che hanno chiuso e mi faccio solo un piatto di sedanini con pachino appassito in un letto di cipolle e spezie locali.
Ragazzi che dire. Queste serate durano sempre troppo poco.
Il giorno dopo verso l'interno nuvoloni neri quindi si prende verso la costa, usciamo sull'Aurelia all'altezza di Capalbio. La velocità di crocera che si può mantenere va benissimo. Non stanca più di tanto.
Una cosa di cui non mi sono preoccupato è stato il consumo. Mi sembra di essere stato tra i 15/17 Km litro. Ma non ho assolutamente tenuto conto. Sarà per la prossima volta.
Ci fermiamo a Tarquinia per un abbraccio a dei nostri amici e poi via a Roma che alle 17.00 vi è la festa di compleanno della figlia di nostri amici: 3 anni come il nostro Andrea.
Che gita, non troppo lunga né troppo corta, la moto che ti ha dato soddisfazione, una cena fantastica e... Rosita che per me è la migliore zavorrina al mondo.
Beh alla prossima gita e devo impormi che non sia fra tre anni.