CapoNord e Multistrada

Poi incontri la ragazza che ha fatto qualche km in più...da Seul

Hudiksvall - Lulea
Km 734
3750/11000
Alle 3.30 ti svegli perchè il tedesco della stanza affianco russa di brutto e la moglie lo rimprovera. La luce solare che proviene dalla vecchia finestra della fattoria mi fa capire che ormai siamo vicini a questi luoghi dove non si fa mai notte. Mi alzo , faccio un giro sul prato in pantofole, poi scalzo. In quel silenzio vorrei restare per ore. Ci sono 750 km da fare. Meglio tornare a dormire se il concerto del tedesco lo permetterà.
Giornata di gastronomia italiana. Henrik ci indica dove mangiare strada facendo. Poi diventa una catena di italiani per italiani . Siciliani e Pugliesi , giovani che in Svezia hanno trovato il loro lavoro. Maurizio, Roberto, Fabio, con un bel bambino, cittadino svedese.
Ma Henrik e Jen ci hanno fatto un altro regalo. "Uscite dalla E4 e vedrete posti meravigliosi"
Le foto parlano . Il consiglio è visitare la Svezia a se, con un viaggio ad hoc. Noi andiamo troppo di fretta ed arriviamo a Lulea ,quando ormai l'unica cena si fa al Max. E quando entro in hotel il ' ciao Mauro" della addetta alla recepion ,italiana di Milano in Svezia per amore, mi fa sentire a casa. Buone cose.

L'Enduro è di un ducatista doc. Dipendente di Borgo Panigale se ne va in giro testando i materiali con marchio Ducati.

Lulea - #Korpikartano
Inari
Km 520
4270/11000
Mentre con la testa dentro il casco ascoltavo la radio lappone, una sorta di radio maria, in quanto a musiche, pensavo al post di stasera.
Mi sentivo come quello che sta facendo una cosa importante,quasi da temerario :domani arrivo a Caponord, n'cima au munnu.
All'ultimo pipistop, ci sono sul piazzale due ragazzi asiatici, un ragazzo e una ragazza. Mi avvicino alla loro moto. Riusciamo a capirci in un modo e nell'altro . Una moto della honda nc750. Vengono dalla Korea. Dopo 49 giorni sono a caponord , per poi andare in Portogallo.
Facciamo le foto. E onestamente mi sento molto piccolo difronte alla loro impresa.
Cmq la giornata è iniziata bene ed è trascorsa meglio. Da Babbo Natale a Rovaniemi, e poi tante strade finlandesi. Dentro l'immensa foresta.
Tu vuoi andartene tranquillo, ma arriva il solito col gs bmw, dal sorrisetto che ha fatto, forse di Milano, loro si gasano se sorpassano una Ducati Multistrada . "Nel dubbio dai il gas" mi disse il mio amico Andrea. E così è stato. Il limite era 100. Gli altri 100 ce li abbiamo messi noi. Poi lui ha girato. Fanno sempre così!!
E le renne ci guardavano. Giuro che ne ho viste alcune attraversare sulle strisce pedonali. Altre che si capiva benissimo stessero li per farsi fotografare. A nessuna ho avuto il coraggio di dire che stasera mi avrebbero imposto lo stufato....di renna.
Per finire la giornata.....le foto parlano più delle parole. Anche perchè a nanna domani mi faccio bello e profumato: Caponord.

Inari - Caponord
Km 480
4750/11000
Ci sarebbero oggi molte cose da raccontare, tra quelle che si possono dire. Nulla tra quelle che non si potrebbero dire. Quindi un viaggio di contemplazione pura.
Le foreste della Finlandia, lasciate quasi per incanto una volta imboccata la strada 92 che ci porta in Norvegia. Un paesaggio ora totalmente diverso, belle montagne , fiordi e ancora laghi .
Renne che passeggiano che aspettano di farsi un selfie con il primo che passa. Preferiscono i motociclisti e quindi cerchiamo di accontentarle. Una volta a casa potremo pubblicare i video. Caponord si avvicina sempre più. Iniziano, causate da quello che ho letto, due ansie.
La prima quella che a Caponord prendi acqua e freddo. E questa si è rivelata inopportuna, in quanto abbiamo trovato una giornata stupenda. Fredda, mica tanto, ma limpida. L'altra quella che non si trova la benzina. E qui non capisco perchè si mettano in giro queste informazioni. Quasi che il raccontato rischio di rimanere appiedi glorifichi il viaggiatore. Va be.
Tanti ciclisti, loro veramente temerari. Passare in moto sotto il tunnel marino che porta alla Meta ,mette jn pò di timore . Passarlo in bicicletta è da grandi.
Certo in moto se vai senza zavorrina è difficile fotograre e invece ogni scorcio di Norvegia lo merita.
La meta è raggiunta. Ciò che avevo in mente, lanciare un umile messaggio di Pace per il Mondo l'ho realizzato sventolando la bandiera della Pace. Quella bandiera per me ha un grande significato ,lo raccontavo a Giulia di Roma che insieme a Francesco ,ci hanno fatto compagnia, graditissima, a cena. Ho mangiato baccalao.
Ora può riprendere il Viaggio. E stavolta la meta è casa. Una grande Meta .
Un ringraziamento a Samuel Catarino del Portugal e.alla sua temeraria compagna zavorrina, perchè finchè ho potuto stare alla sua ruota mi ha dato una grande lezione di guida. Buone cose

P.s. zavorrina :la compagna , amica moglie che viaggia nel sedile posteriore.

Complimenti Mauro per il racconto e per le belle foto.

Veramente un bel racconto è un bel viaggio, complimenti !!!

Allora proseguo a raccontare

Caponord-Alta - Komagfjord
Km 405
5155/11000
Ieri sera ,mi sono reso conto di aver guidato la moto in modo indecente , per salire alla rupe. Forse la stanchezza.
Allora stamane ho deciso di ritornare. Una nuova emozione. Tante foto. Le moto non hanno accesso al piazzale del globo nonostante le mie preghiere alla ragazza della reception.
All' Artico ice bar solo ghiaccio e qualche bicchierino analcoolico. Selfie con le ragazze spagnole. Anche li in Spagna c'è tanta disoccupazione, mi dicono
La giornata è fatta di incontri motociclistici e non ,in luoghi belli. Strada lungo il mare. Strade che invitano a correre.
Lo dobbiamo fare. Senza renderci conto , visti i prezzi alti degli hotel di Alta, Booking ci manda in un cottag su di un isoletta. Ore 20 il traghetto finisce il servizio. Arriviamo in anticipo, evitando di fermarsi a mettere benzina. Chiedo ad un ragazzo di telefonare per me al campeggio per attendere il ns.arrivo.
Partiamo . Sorpresa ci attende un ex pescatore che abita sulla sua vecchia nave e passa la sua vecchiaia ad affittare l'unica casetta in legno a due piani. Ecco perchè booking la dava come ultima rimasta. Cosi mi è piaciuto immaginare. Al piano di sopra c'è un famiglia napoletana. Ha già calata la pasta barilla e quindi noi scatolette di vari patè con pane intriso in una crema dolce.
Komagfjord è un luogo d'incanto.
1 lt di birra che il Capitano ci ha regalato per 15 euro....ci induce a fare quello che alla stanchezza non era riuscito.
Ieri sera è calata la palpebra. Scrivo in attesa dell'imbarco

Komagfjord-Finnsnes
Km 500
5655/11000
Lasciamo il Capitano e la sua hitte alle 8 per poter partire verso Narvic. Benzina per 60 km. A 59 troviamo il benzinaio. Tutto ok.
Ormai la strada dei fiordi , delle cascate, dei ghiacciai, sotto le ruote della ducati e della guzzi.
Un paesaggio che richiederebbe tante soste per le fotografie. Ne facciamo alcune.
Una safety car ci guida per lavori in corso. Mi spiegano che il traffico controllato serve per la sicurezza degli operaii in strada.
Burgfjord è un piccolo aggolmerato sulla E6 ci fermiamo in un bar. Piatto del giorno pesce del fiordo.
Fuori dal bar una Ducati Enduro. Niko lavora in Ducati , proprio a Borgo Panigale, e sa tutto dei problemini che ha avuto la mia Multi. Il mondo è piccolo. Facciamo subito amicizia. Guida molto bene la moto e dietro lui mi sento un vero biker
Arriva la tanta attesa acqua dal cielo. Che viaggio sarebbe stato senza .
I programmi cambiano e si finisce in una hitte
Per una spaghettata niente male.
Adesso sarà difficile far smettere di parlare un ex biker che ci è venuto a trovare. Ad ogni latitudine c'è gente sola che ha bisogno di rapporti umani. Buone cose.

Finnesnes - Svolvar
Km 322
5977/11000
Dopo il racconto degli amici romani , ai quali le renne finti poliziotti hanno rifilato,per eccesso di velocità una multa salatissima, abbiamo scelto strade alternative, fuori dal ciruito turistico.
Piccoli agglomerati serviti da ponti e tunnel
Mentre guidavo riflettevo sul tempo che c'è voluto e probabilmente ci vorrà ,per partorire
Il ponte degli Arci. Qui ponti e tunnel sono costruiti per arrivare a piccoli borghi.
Domani isole Lofoten

Svolvar - A i Lofoten
Km 203
6180/11000
Giornata di emozioni per la bellezza che ci riserva la vita.
Le spiagge, i fiori vicino al mare alle montagne ai ghiacciai.
Ponti e tunnel che collegano ciò che la natura ha diviso.
Le impalcature per essiccare il baccalà.
Ad A i Lofoten trovo l'unico cartello in italiano e solo italiano. "Museo dello stoccafisso". E perchè?
Montagne che nascono dal mare con tanta panna sopra, stupende ed invitanti.
Le case rosse dei pescatori.
Le Lofoten meritano un viaggio dedicato.
Le incetezze. Ma il bello più bello dove sarà?
E allora ad ogni sterrata la Multi Ducati girava. Enduro e vai. Ma chi io.....bo non mi riconosco.
È proprio vero in moto bisogna andarci è come l'inglese . Bisogna parlarlo.
Ma in questo caso il fascino italiano aiuta. E così la biondissima vikinga dell'imbarco per Bodo mi permette di uscire dalla flla per andare a fare ancora qualche foto. Ho raccolto per lei qualche fiore al ritorno.
Arriveremo al camping alla una, e qui fa pure notte ormai.
Rifarei tutto. Buone cose.

A i Lofoten -Bodo-Mosjoen
Km 370
6550/11000
Nell'era di internet è tutto più semplice , anche viaggiare.
Dopo le varie interpretazioni date a from, to del cartello degli orari del traghetto per Bodo, ieri sera sono riuscito a capire che non saremmo arrivati a Bodo prima dell'una e 30.
E così è stato. L'unico problema che la hitte prenotata è a 65 km . Quindi, veramente dispiaciuto di dare buca al padron di casa , ci siamo fermati al primo hotel.
Colazione aringa affumicata e salmone., e via.
L' acqua ne viene giù tanta, ma non è che possiamo chiedere asilo politico. No con tutte le bellezze che ci aspettano non è che si può fare la strada interna, quindi via lungo mare verso Glomfjord. Lo spettacolo inizia. Pure una nuvola bianca della ciminiera di un'industria si confonde con le nuvole e copre per un attimo i ghiacciai.
Strada stretta ,ma ciclabili larghe. Sono convinto che prima hanno tracciate la strada per le bici poi quella per le auto.
Una bambina gioca sulla pista con il suo monopattino. È bionda , ci saluta sembra felice sola e sotta la pioggia senza mantella.
Ma sarà felice? O sogna quella confusione dei bambini di Napoli nei vicoli della città. In questi microscopici borghi il cui nome finisce per fjord regna silenzio ed ordine
La moto corre sulla strada bagnata.
L'attenzione deve essere tanta , ma come si fa a non guardare il panorama che scorre troppo veloce. Bisogna fermarsi per fotografare. Ancora mare ghiacciai ed oggi immense cascate che finiscono rumorose in mare.
E poi la vegetazione inizia di nuovo ad essere rigogliosa e foreste sostituisco l'arido del Nord nord.
La strada finisce per tre volte e per tre volte bisogna imbarcarsi. Le operazioni sono rapide. Non serve neppure digitare il pin della carta di credito. Basta passarla sulla stampante del biglietto.
Fa piacere, e pensi allora si può far lavorare i giovani, aver notato che tutti gli addetti all'uso delle nuove tecnologie sono giovanissimi, sulla strada per la safety car dei lavori in corso, nelle operazioni d'imbarco, alla reception di alberghi e campeggi.
L'ultimo tratto di strada rappresenta l'apoteosi del giorno. Prima di scendere a Nesna la strada era salita con curve e tornanti fino a 800 mt ( mia stima). Dal passo una vista mozzafiato. Verso il mare ,verso monti. Buone cose